Nonostante all’inizio fossero molti i timori nell’organizzare un viaggio da sola in Israele e Palestina, tutte le mie paure sono state subito dissipate appena arrivata in questa terra difficile, ma davvero meravigliosa. Infatti dopo essermi documentata, aver letto travel blog e guide e aver chiesto a qualche altro viaggiatore, ho deciso di organizzare da sola questo viaggio. Come naturale conseguenza non potevo non scrivere questo articolo per dare anche a voi dei consigli su come organizzare al meglio un viaggio in Israele e Palestina.
Facciamo però un po’ di chiarezza. Oggi Israele è un territorio davvero molto bello, ma conteso dagli israeliani da una parte e dai palestinesi dall’altra che purtroppo subiscono il dominio dei primi. La zona più calda rimane Gerusalemme. Questa viene considerata la capitale sia dagli israeliani che dai palestinesi e contesa sia per motivi storici che religiosi. Gli israeliani con il tempo si sono sempre più accaparrati terra, fino a che nel 2002 hanno innalzato un muro. Un muro reale di cemento alto 8 metri, ma anche in senso figurato creando ancora più distanza tra i due popoli e inasprendo ancora di più i conflitti. Non fatevi però spaventare da tutto ciò! Gerusalemme così come le altre città e il resto dei territori rimane sicuro da girare e in tutta la settimana passata qui non mi sono mai sentita in pericolo o altro.
Detto questo, pianificare un viaggio in questo territorio è davvero semplice, facile e sicuro. Tra queste righe voglio solo darvi alcuni consigli per organizzare al meglio un viaggio in Israele e Palestina!
Ultimo aggiornamento: gennaio 2023 |
Tempo di lettura: 7 minuti |
1. Passaporto alla mano: i documenti che servono per entrare in Israele
Entrare in Israele è abbastanza semplice per noi italiani/cittadini europei: vi basterà possedere un passaporto con validità residua di almeno 6 mesi. La carta d’identità infatti non è documento sufficiente per entrare nel paese.
A proposito del timbro in ingresso in Israele, mi sono molto documentata a riguardo. Infatti, ho sentito varie persone dirmi “ora non potrai più visitare paesi musulmani” o frasi di questo tipo, ma invece voglio rassicurarvi! Un viaggio in Israele non preclude l’ingresso in altri Paesi. Difatti da poco Israele (probabilmente anche per spingere il turismo) ha adottato un nuovo metodo che attesta l’accesso nel Paese evitando timbro sul passaporto. Vi spiego meglio.
Atterrati all’aeroporto di Tel Aviv farete un primo controllo elettronico del passaporto e verrà stampato un tagliando con la vostra foto e i vostri dati: ecco questo è il vostro timbro e visto d’ingresso in Israele! Per dirla meglio: lo stato Israeliano ha deciso di evitare di apporre timbri sui passaporto, ma per dimostrare il vostro ingresso in modo legale nel Paese vi viene rilasciato questo tagliando che dovete conservare per tutto il vostro viaggio e fare molta attenzione a non perderlo. In questo modo si evitano problemi “diplomatici” con Paesi un po’ ostili ad Israele e si può in questi entrare serenamente. Comodo no?
2. Visto in Israele: si o no?
Per i cittadini con passaporto italiano/europeo non è necessario richiedere alcun visto per viaggi turistici con durata inferiore ai 60 giorni. L’unico “visto” che sarà in vostro possesso quando entrerete nel paese è il tagliandino di cui vi parlavo sopra. Come già dicevo dovrete conservarlo nel vostro passaporto e vi servirà come garanzia che siete entrati legalmente nel Paese e potete così muovervi serenamente. Se vi fermasse la polizia, vi basterà esibire passaporto con annesso tagliando e questo è il vostro lasciapassare. Mi raccomando non perdetelo! Per quanto mi riguarda ogni 2 per 3 controllavo di averlo con me… pura normalità per un’ansiosa! ahaha
Necessario anche (e soprattutto) se volete fare un giro in Palestina e nella zona di Betlemme. Infatti, se da Gerusalemme alla Palestina i controlli sono blandi, al contrario sembrerà di essere in aeroporto e dovete dimostrare di avere tutte le carte in regola.
3. Consigli per organizzare un viaggio in Israele e Palestina: moneta e prelievi
La moneta si chiama shekel israeliano e 1€ equivale a circa 3,70 NIS.
Ero molto in dubbio su dove cambiare la moneta, ma ben presto mi sono accorta che la carta è accettata praticamente ovunque, anche per le più piccole spese. Detto questo però, appena approdati in Israele vi consiglio di prelevare in valuta locale in uno dei tantissimi ATM che trovate per strada. Potete optare anche per gli sportelli bancari.
Avere la moneta locale ha dei vantaggi. Difatti mi è capitato di avere con me solo euro e di dover pagare con questi: sono sempre ben accetti, ma diciamo che i commercianti ti fanno spendere un pochino di più e dato che è un paese abbastanza costoso, almeno sul cambio è meglio fare attenzione e risparmiare!
4. Norme di sicurezza in Israele: tutti i consigli per un viaggio safe
Oltre alla mia esperienza, anche la guida Lonely Planet è stata davvero molto utile a darmi dei consigli per un viaggio safe in Israele. Tra questi alcuni comportamenti e norme da adottare per essere rispettosi delle persone e delle tradizioni di questa terra ed evitare situazioni sgradevoli.
Religione
Primo fra tutti è davvero un argomento spinoso parlare di religione e fare commenti al riguardo. Seppure attualmente tutti i vari credo convivano civilmente, diciamo che le diatribe sono sempre presente e in alcuni momenti più accese che in altri. Evitate commenti o di giudicare le persone intorno a voi: rispettare il credo e il pensiero di ognuna delle religioni qui professate.
Tenete anche un abbigliamento decoroso nei luoghi sacri visitati. Anche se non è una “legge scritta” è sempre bene rispettare tradizioni e i luoghi di culto. Per esempio meglio evitare gonne troppo corte, top, scollature e, in alcuni casi, potrebbe esservi richiesto di indossare qualcosa a coprire i capelli. A me direttamente non è successo, ma generalmente alla spianata delle moschee viene richiesto.
Politica
Altro punto dolente è la situazione politica: siete in vacanza, quindi non state ad intavolare discorsi su palestinesi ed israeliani e sul lungo conflitto che assedia questa terra. Infatti, se da un lato i palestinesi sono più aperti a raccontare della loro vita, gli israeliani sono più restii. In qualsiasi caso, se non sono loro ad intavolare il discorso, concentratevi sul vero motivo del viaggio: la scoperta di luoghi meravigliosi.
Durante le vostre gite comunque ricordate che la Palestina è un territorio sotto occupazione militare. Si sente spesso di sconti, proteste e quant’altro: muovetevi con prudenza evitando luoghi caldi da soli come i campi profughi o altre zone di scontro. Tenete inoltre presente che per questo motivo la polizia israeliana fa moltissimi controlli. Non è raro vedere militari armati per strada, oltre che presidiano i check point e luoghi come ferrovie, musei, centri commerciali e tutti i luoghi affollati.
Non è difficile essere fermati per strada dalla polizia per controlli. Tantomeno diventerà per voi “normalità” vedere metal detector all’ingresso di luoghi d’interesse, centri commerciali, musei (questo anche in Italia) e quant’altro.
Vi ricordo quindi che viaggiare in Israele, anche da soli, in linea generale non è pericolo, ma la situazione evolve sempre molto rapidamente, quindi fate sempre attenzione alle notizie e agli eventi e consultate sempre il sito della Farnesina prima di intraprendere un viaggio qui.
Un altro consiglio prima di andare in Israele: iscrivetevi su viaggiare sicuri
Questo è un buon consiglio da seguire prima di ogni viaggio, in qualsiasi Paese. Si tratta di un modo semplice per essere rintracciabili nel paese in cui vi trovate per qualsiasi necessità, cosa oggi non scontata tra situazioni politiche, malattie e crisi climatiche.
Soprattutto in Israele è un buon modo se doveste trovarvi in qualche situazione non propriamente delle migliori. Se siete registrati su ViaggiareSicuri sarà più facile per l’ambasciata rintracciarvi e spiegarvi cosa dovete fare.
Insomma, vi ruba davvero poco minuti: spendeteli!
5. Consigli su come attraversare i check point tra Palestina e Israele
La questione “attraversamento check point“ tra Palestina e Israele, soprattutto quando si parla di andare a Betlemme da Gerusalemme, è stato uno dei nodi più difficile da sciogliere perché oggettivamente non mi era mai capitato di dover affrontare una situazione di questo tipo e quindi non volevo ritrovarmi in situazioni sgradevoli.
Tra i consigli più importanti da seguire se state pensando di andare in Palestina (e in generale a Betlemme) è quello di ricordarvi di portare con voi il vostro passaporto e soprattutto il visto che attesti che siete entrati legalmente in Israele: questo è il vostro lasciapassare. Generalmente all’andata non ci sono controlli, ma al ritorno bisogna superare il metal detector e i check della polizia Israeliana che verificano i vostri documenti e il motivo del vostro viaggio. Sembra di essere un in un aeroporto brutto e squallido e con un’atmosfera un po’ macabra, ma nulla di più. Fate quello che vi viene chiesto e basta.
I bus verso Betlemme
Altra cosa da sapere per andare in Palestina da Gerusalemme riguarda il mezzo di trasporto. Il modo migliore per vedere Betlemme e questa parte di Israele è con un locale. Vi consiglio di optare per un tassista palestinese che saprà portarvi nei luoghi più belli ed interessanti e raccontarvi tante cose sulla loro storia e situazione. Da sapere è che questi taxi non posso uscire dalla Palestina perché praticamente i cittadini palestinesi vivono confinati e possono uscire SOLO per motivi particolari. Per questo motivo dovrete raggiungere il check point e superare i controlli da soli prendendo il bus 231, che vi lascia al check point, oppure il 234 che vi porta nel cuore di Betlemme.
A noi è stata suggerita una guida davvero molto preparata e gentile. Per farci sentire ancora più sicuri ci è venuta a prendere alla stazione dei bus di Gerusalemme (Porta di Damasco) e insieme a lui abbiamo superato il check point. Oltre a questo siamo stati affidati alle cure di suo figlio: una guida davvero ottima.
Ecco il suo profilo IG dove potete scrivergli: Bethlehem Tour Taxi.
Insomma scegliete quello che vi sentire più sicuri. Noi ci siamo trovati molto bene ed è davvero tranquillo superare i confini da soli, anche perché non tutti i palestinesi (in verità quasi nessuno) possono superare i confini ed entrare a Gerusalemme. Io vi consiglio comunque bus 231 e poi di prendere il vostro taxi. Comunque a breve online un articolo con tutti i dettagli su come arrivare e cosa vedere a Betlemme e dintorni.
In viaggio verso gli altri territori palestinesi
Se andare verso Betlemme rimane un po’ difficoltoso, gli altri territori palestinesi sono molto meno controllati e più facili da raggiungere, anche con un taxi con targa israeliana. Quindi dimentichiamo check point o posti di blocco come a Gerusalemme e godetevi queste gite con molta più serenità 😉
Che dire…
Spero questo articolo vi possa davvero aiutare ad organizzare il vostro viaggio in Israele e Palestina e che tutti questi consigli siano per voi utili come lo sono stati per me. Questo è uno di quei Paesi che meritano di essere visti una volta nella vista: per la loro atmosfera, per motivi politici o religiosi, Israele è magico!
A breve online troverete tanti articolo sulle tante cose da vedere e fare in Israele e Palestina. Per ora godetevi questo primo assaggio e tutti i consigli per organizzare al meglio un viaggio qui e, se per caso avete bisogno di qualche info in più, lasciate nel commenti la vostra domanda, sarò felice di rispondere!
E voi qui ci verreste?