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Parma in 1 giorno: 5 cose da vedere!

da | Gen 29, 2023

Tempo di lettura: 10 minuti

Devo dire che Parma è stata una tappa che non mi ha per nulla deluso perché oltre ad esserci bellissime cose da vedere e tante altre da fare, è anche la meta perfetta dove fermarsi anche per un giorno solo, seppur visitandola un po’ di corsa!

Città d’arte, storia cultura e una profonda tradizione enogastronomica, Parma sorprende per la sua atmosfera fresca e frizzante e per la sua particolare bellezza e, se avete qualche giorno in più, meglio ancora per scoprire i suoi dintorni.

Insomma, mi ha colpito e affascinato e conto di tornarci presto per riviverla al meglio!

Ultimo aggiornamento: gennaio 2023
Tempo di lettura: 10 minuti

1. Le vie del centro storico e Piazza Garibaldi

Non si può dire di aver visto Parma se non si spende un po’ di tempo a passeggiare per le sue strette e caratteristiche vie. Tra le vie più pittoresche quelle che portano a Piazza del Duomo come Borgo XX marzo e Strada del Duomo che collega la cattedrale a Palazzo della Pilotta.

Molto particolari anche le strette vie intorno a Piazza Garibaldi, la principale della città sulla quale sorge il Palazzo del Governatore, oggi sede del Comune. Nonostante all’interno ci siano gli uffici pubblici, è comunque possibile visitarlo perché ospita mostre temporanee. E’ molto particolare da vedere per il suo stile elegante a metà tra il barocco e il neoclassico ed è sormontato dalla torre civica: la seconda per la precisione perché la prima crollò nel 1600 e rovinò anche il palazzo che venne appunto ricostruito.

Insomma perdetevi qui e là tra le vie del centro storico di Parma così da vedere tutta la bellezza della città e respirare la sua atmosfera unica e vivace, ne vale davvero la pena.

1. La Cattedrale di Parma e Piazza del Duomo

Se da fuori il Duomo di Parma non è spettacolare come quello di Siena o Orvieto, una volta al suo interno si rimane letteralmente senza parole. Non a caso è una delle cose più belle da vedere a Parma.

Con quasi 1000 anni di storia alle spalle, la Cattedrale di Santa Maria Assunta è in stile romanico esternamente, e un mix di stili all’interno che vanno dal romanico, al rinascimentale al gotico. Nonostante la sua semplicità all’esterno, difficile non rimanere colpiti dal bellissimo l’ingresso con i due leoni in marmo che sorvegliano l’elegante portale in legno intagliato.

Al suo interno, difficile dire quale sia la cosa più bella da vedere: l’occhio continuerà a balzare da una cosa all’altra tanta è la bellezza che contiene. Tra le cose più belle, alzate lo sguardo per ammirare la Cupola del Correggio che rappresenta l’Assunzione della Vergine.

Mentre passeggiate per la navata centrale, ci si perde invece sugli affreschi di Lattanzio Gambara in cui sono presenti cicli di vita di Cristo, del Vecchio e Nuovo Testamento. Arrivando poi infine verso l’altare, ad attendervi l’abside decorato un altro grande affresco “Il Cristo in Gloria”.

Bellissime anche le cappelle che meritano di essere visitate per gli affreschi e le opere in esse conservate.

Infine, non perdete la cripta al di sotto della cattedrale: nonostante non sia elegante e riccamente decorata come il corpo centrale, rimane comunque affasciante per il mare di colonne che si apre davanti a voi.

L’accesso alla cattedrale è gratuito.

2. Il Battistero di Parma

Battistero di Parma

Il Battistero di Parma, costruito tra il 1196 e il 1216, non passa di certo inosservato neanche accanto alla Cattedrale e rimane sicuramente una delle cose più belle in assoluto da vedere in città!

Purtroppo durante il nostro giro, il Battistero era in ristrutturazione quindi esternamente alcune parti erano nascoste da impalcature che ne hanno smussato la bellezza, per fortuna senza nascondere troppo. Di fatti, il suo esterno in marmo rosa veronese e i famosi portali erano comunque visibili: il portale del Redentore ad ovest che è considerato il principale; quello che affaccia su Piazza del Duomo è il portale della Vergine, così chiamato per la figura della Vergine incoronata; infine il portale del Battista quello da cui entravano coloro che dovevano essere battezzati.

Da notare anche le 75 formelle che circondano tutta la parte esterna del Battistero di Parma: si chiama Zooforo e raffigurano animali fantastici e non, mostri, umani e molto altro.

Già all’esterno la sua particolare forma ottagonale è palese, ma all’interno è ancora più netta e dall’effetto più sorprendente. La struttura è sormontata da una cupola affrescata: potete osservare che è divisa in 6 fasce. In ognuna sono rappresentate scene diverse.

Lo sguardo poi scende verso i 16 nicchioni tutti affrescati e appena sopra, nella parte est del battistero, potrete osservare alcune statue che rappresentano i 12 mesi e le 4 stagioni: le figure stanno svolgendo un lavoro che caratterizza ogni mese.

Infine, rivolgete uno sguardo anche alla nicchia dove è posto l’altare, una vasca battesimale sempre di forma ottogonale e un’altra fonte battesimale minore che riconoscerete per il leone in pietra ai piedi che tra le zampe tiene la sua preda.

L’accesso al battistero è a pagamento, il costo è di 12,00€.

3. Palazzo della Pilotta: una delle cose più belle da vedere a Parma

Un giorno per vedere Parma è sicuramente poco e noi lo abbiamo provato a nostre spese! Nonostante ciò se siete qui dovete assolutamente dedicare qualche ora a Palazzo della Pilotta perché è una vera chicca e al suo interno ci sono cose uniche da vedere. Per citarne qualcuna? Un teatro in legno, una delle biblioteche più antiche d’Italia e alcuni capolavori di valore inestimabile.

Oggi il Complesso monumentale della Pilotta è praticamente il principale museo della città. Questo edificio che in verità è l’insieme di vari edifici costruiti in epoche diverse, fu voluto originariamente dai Farnese nel 1580 come luogo in cui accentrare i poteri del ducato. Venne poi ampliato nel 1600 raggiungendo le enormi dimensioni che ancora oggi si possono vedere. La principale funzione dell’edificio la Pilotta era di servizio della corte dei farnese.

Alla fine della dinastia dei farnese, questo edificio venne praticamente abbandonato e solo nel 1800 grazie a Filippo I di Borbone si tornò a parlare del Complesso della Pilotta e del suo inestimabile valore.

Alcune curiosità? Il nome la Pilotta deriva dal gioco della pelota basca praticato dai soldati spagnoli nel cortile del Guazzatoio. Da sapere anche che una parte di questo edificio venne purtroppo distrutto durante i bombardamenti del 1944.

Per accedere si passa attraverso uno dei primi esempi di elegante scalone a tre rampe: una bella premessa prima della visita!

Al suo interno ci sono varie cose da vedere, principalmente: la Galleria Nazionale, il Museo Archeologico, il Museo Bodoni, il Teatro Farnese e la Biblioteca Palatina. Vederli tutti bene è davvero difficile, quindi vi consiglio di non perdere il teatro e la biblioteca e se avete modo, anche in modo blando, dedicate comunque qualche tempo alla Galleria Nazionale 😉

Costo d’ingresso: 12€

Teatro Farnese

Devo dire che i teatri hanno sempre una grandissima capacità di stupirmi e il Teatro Farnese non è stato da meno, anzi! Questo luogo è veramente singolare e di una bellezza mozzafiato. Si trova al primo piano del Palazzo della Pilotta e per accedervi si passa attraverso un enorme portone in legno.

Venne costruito agli inizi del 1600 su volere di Ranuccio I che voleva creare qualcosa di unico per l’arrivo di Cosimo II de’ Medici a Parma. La sua particolarità deriva dal fatto che è un teatro completamente realizzato in legno e stucchi, che lo rendono estremamente accogliente e al contempo elegante. Volete sapere se anche Cosimo II de’ Medici ne rimase sorpreso? Beh non lo vide mai perché il suo viaggio sfumò e quindi l’inaugurazione venne fatta per le nozze di Margherita de’ Medici e il duca Odoardo, occasione in cui il teatro venne allagato tramite una serie di serbatoio posti sotto il palcoscenico creando uno spettacolo immemorabile.

Questa fu 1 delle 8 occasioni in cui il teatro venne messo in funzione perché gli alti costi e la difficoltà di azionare la macchine di scene lo rendevano un teatro un po’ ostico da sfruttare: bello da vedere, ma non da usare!

La struttura passata e presente del Teatro Farnese

Quello che oggi potete ammirare è una ricostruzione del dopoguerra: spezza il cuore pensare che venne quasi completamente bombardato nel 1944. Difatti quello che oggi potete ammirare è una riproduzione molto semplice rispetto a quello originale: con colonne e archi dipinte in finto marmo e porfido rosso; statue qua e là e decori ovunque.

Rimesse al loro posto invece le due enormi statue equestri di Alessandro ed Ottavio Farnese. Dell’originale soffitto si sono salvati solo pochi frammenti: non a causa del bombardamento, ma per il cattivo stato di conservazione in cui versava già il teatro nell’800. Un vero peccato perché aveva il compito di far sembrare il teatro ancora più grande: chissà che effetto pazzesco!

A proposito del palco vi do alcuni numeri: è lungo 40 metri e con un’apertura di 12 metri. Sotto vi erano nascoste le grandi macchine che doveva far funzionare la complessa scenografia.

Parma e la meravigliosa biblioteca Palatina

Chi mi legge da un po’ sa che ho un debole per biblioteche, librerie e tutto ciò che riguarda i libri. Con questa premessa non potevo certo non fare una visita alla meravigliosa Biblioteca Palatina e, ovviamente, non mi ha per nulla deluso!

L’ambiente è impregnato di storia, un mix di profumi di legno e libri antichi. Per darvi qualche numero, il sito ufficiale della biblioteca Palatina riporta che qui oggi sono conservati circa 800.000 volumi, di cui 6.600 manoscritti (molti dei quali riccamente miniati), 3.000 incunaboli, 15.000 cinquecentine, 75.000 lettere, 50.000 stampe che documentano l’arte incisoria dal XV al XIX secolo.

La biblioteca fu voluta dall’allora Duca di Parma Filippo di Borbone che voleva creare una biblioteca pubblica aperta al pubblico per alzare il livello culturale che al tempo era molto basso e affidò questo compito a Paolo Maria Paciaudi. La biblioteca venne inaugurata nel 1769. Come il teatro, anche la biblioteca subì gravi danni durante la Seconda Guerra Mondiale.

Cosa vedere nella Biblioteca Palatina a Parma

Oggi le sale più belle da vedere sono la Galleria Petitot e il Salone Maria Luigia. Il primo è una lunga galleria tappezzata di libri su scaffali in noce e sormontata da un elegante soffitto decorato a ricordare cassettoni e rosoni. In fondo un tempo era conservato un affresco del Correggio, oggi conservato nella Galleria Nazionale. Oggi resta la cornice originale. Passeggiate tra questi antichi volumi soffermandovi a guardare i dorsi consunti dei libri, una decorazione qua e una là: vi trasporterà in un altro mondo.

Non perdete poi il Salone Maria Luigia, uno spazio più ampio rispetto al primo ma al contempo sempre affascinante e spettacolare. Oltre ai volumi intervallati da colonne dallo stile corinzio decorate alla sommità, anche qui il soffitto è affrescato e particolarmente elegante, insomma: vale di essere visto.

Attenzione però che se la Galleria Petitot è parte della visita al complesso museale, il giro al Salone Maria Luigia è parte della biblioteca attualmente attiva dove studenti, studiosi e chiunque voglia consultare un libro si trova. Per questo motivo è molto più complesso vederla, nel caso consultate il sito della biblioteca palatica per avere tutte le info.

Galleria Nazionale di Parma: il meglio da vedere qui

Cosa vedere a Parma in un giorno

La Galleria Nazionale di Parma è stata una vera sorpresa e anche se siete in città per un solo giorno dedicategli qualche ora (anche se non sarà sufficiente a vederlo tutto), ne vale davvero la pena! Al suo interno sono conservate davvero tantissime opere: mi sono trovata davvero in difficoltà a scrivere queste righe e dirvi quale siano le più belle da vedere.

Dalla Collezione dei Farnese, tra le più importanti famiglie di collezionisti all’epoca, ai capolavori del Correggio. Da Caravaggio e i suoi discepoli a Leonardo da Vinci. Ancora ritrattistica, arte lombarda, veneta e genovese e molto molto altro che non saprei neanche elencare. Per scoprirli tutti, date un occhio al sito della Gallerie Nazionale sono spiega nei dettagli le più grandi opere da vedere qui.

3. La Basilica di Santa Maria della Steccata

Passeggiando per le vie del centro (non troppo distante da Piazza Garibaldi) non sarà difficile imbattersi nella Basilica di Santa Maria della Steccata, una chiesa cinquecentesca famosa per il suo interno ricco di decori e affreschi.

Tra le cose più belle da vedere al suo interno vi è la cupola affrescata con l’Assunzione di Maria, ma anche gli archi del presbiterio fatti dal Parmigianino. Insomma, l’ingresso è gratuito, fate una capatina anche qui, ne vale la pena!

5. Cosa vedere a Parma: il Teatro Regio

Altra tappa da fare a Parma è una visita al Teatro Regio, un edificio tanto austero e impersonale all’esterno, quanto elegante e raffinato al suo interno. Attenzione che le visite sono solo in alcune fasce orarie e non tutti i giorni; durano circa 30 minuti e sono guidate. Il costo d’ingresso è di 7,00€.

A volerlo fu la moglie di Napoleone, la duchessa Maria Luigia d’Asburgo-Lorena. Il teatro venne inaugurato nel 1829 ed è in stile neoclassico. Durante la visita avrete modo di vedere il Foyer e scoprire la sua storia, vedere il Ridotto, ossia l’elegante palchetto riservato alla duchessa e dove si trovava il suo “trono”. Pensate che poteva accedere qui direttamente da Palazzo Ducale.

Si passa poi a visitare l’enorme, ma accogliente platea: godetevi tutta la sua bellezza e non dimenticate di dare uno sguardo al raffinato soffitto decorato al cui centro c’è il grande lampadario in bronzo dorato che la duchessa fece arrivare direttamente da Parigi.

Sappiate che quello che oggi è visibile non è “l’originale”: semplicemente con il passare del tempo e forse anche delle mode nuovi artisti ed architetti hanno dato un tocco nuovo all’edificio, facendo perdere quello che era l’arredo iniziale. Delle poche cose del progetto originale oggi ancora visibili, la camera acustica ne è un esempio, completamente dipinta da Giuseppe Carmignani e che riprende le decorazioni dei palchi creando un effetto davvero unico.

Pit Stop gourmet a Parma: provare la cucina tradizionale

Nonostante il poco tempo a disposizione, non potevamo rinunciare ad una pausa pranzo con i fiocchi a base della tipica cucina parmigiana. Scegliere non è stato difficile perché ci siamo affidate ad una parmigiana DOC che è nata e cresciuta in questa città e che conosce bene i posti giusti dove andare a mangiare.

Seppure lei sostenga che i ristoranti migliori siano fuori dalla città, devo dire che il posto che ci ha consigliato è stata una scelta ottima. Il ristorante si chiama Officina Alimentare Dedicata: mangiato davvero benissimo, con un ottimo rapporto qualità prezzo.

Da vera parmigiano addicted non potevo certo non iniziare con una degustazione di parmigiano reggiano! Per me potevamo anche finire così: troppo buono! Sul tagliere 2 stagionature: 26 mesi e 36 mesi, il tutto accompagnato da marmellate fatte in casa che ne esaltavano il sapore. Oltre a questo, insieme il pane tipico di Parma.

Il pranzo è proseguito con dei tortelli fatti in casa: forse i tipici della tradizione, ma davvero buonissimi!

Il dolce, bello oltre che buono, è stata davvero la ciliegina sulla torta! Mai mangiato nulla di simile.

Insieme ho bevuto una Red Ale made in Parma del birrificio Argo.

Insomma cosa volete di più? Personale gentile e bel locale nel cuore di Parma in una delle sue pittoresche vie! Davvero da provare! 😉

Che dire…

A mio avviso si parla davvero troppo poco di Parma e delle tante cose che si possono vedere qui, cosa che un giorno davvero non basta!

Storia, arte, cultura e un patrimonio enogastronomico unico sono le cose principali che renderanno la vostra gita a Parma unica e, se avete un po’ di tempo in più, fermatevi qui per un intero weekend, non vi annoierete sicuramente!

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