La prima cosa che ho pensato quando sono approdata in questo borgo è stata: fiabesco e a dir poco surreale. Ma cosa vedere ad Alberobello? Beh trulli, trulli e ancora trulli, ma non pensiate che questo possa essere noioso o ripetitivo perché uno spettacolo così lo vedrete in ben pochi posti al mondo.
Patrimonio UNESCO dal 1996, questo borgo pugliese situato in Valle d’Itria attira fiumane di visitatori ogni anno per vedere la maggior concentrazione di trulli della zona, circa 1500. E anche noi non siamo stati da meno, programmando 1 giorno di visita in questo bellissimo luogo.
Questo oceano di minuscole casette dalle porte colorate e dagli iconici tetti di pietra a punta, è un MUST che non può mancare nel vostro itinerario, un luogo imperdibile dove il tempo sembra si sia fermato!
Ultimo aggiornamento: settembre 2021 |
Tempo di lettura: 12 minuti |
Prima di iniziare il tour: ma cos’è un trullo?
Ovviamente tutti si sono chiesti almeno una volta nella vita: ma cos’è un trullo? Le casette più famose della Puglia sono davvero un mistero agli occhi dei più, che nonostante conoscano benissimo di cosa stiamo parlando, non sanno esattamente le loro origini e la loro storia.
Si pensa che siano costruzioni risalenti alla preistoria, ma in verità i più antichi che si possono vedere risalgono al XVII secolo. La loro funzione era prevalentemente di ricovero per gli attrezzi. Proprio per questo sarà semplice vedere trulli qua e là tra un ulivo e l’altro, nei tanti campi che si trovano in Valle d’Itria.
Pensate che negli anni ’50 volevano abbattere ogni singolo trullo della zona, perché simbolo di povertà e luogo non dignitoso. Fortunatamente non è stato così, anche se la cittadina di trulli si è ridotta ad avere solo due rioni… e meno male! Altrimenti non avremmo potuto ammirarli!
Come sono fatti i trulli?
Si tratta di case costruite a secco senza malta o cemento, una tecnica che addirittura risale alla preistoria e che fa riferimento al tholos, ossia una tomba micenea. La forma è quello che li rende tanto speciali: sembrano delle candide tende di forma circolare, sormontate da una copertura a forma conica che le trasforma in qualcosa di unico da vedere. Quello che più mi piace sono le minuscole porte e finestrelle dai colori pastello (ovviamente di installazione più recente) che le rendono deliziose e le fanno sembrare ancora più incantevoli.
Il tetto è a doppio strato: esternamente è caratterizzato da pietre calcaree (chiamate chianche) incastonate tra loro e che hanno la funzione di rendere la casa sicura contro le intemperie; internamente invece c’è un rivestimento, sempre in pietra, che forma una volta di mattoncini bianchi. Non dimentichiamoci poi due elementi che rendono il tutto ancora più pittoresco: il pinnacolo sulla punta del tetto che aveva lo scopo di tenere lontano gli spiriti maligni e alcune iscrizioni. Infatti non sarà difficile vedere simboli di tipo religioso o mitologico disegnati sui tetti con la cenere bianca.
Insomma, i trulli sono qualcosa di veramente speciale e rimangono il motivo numero uno per visitare Alberobello!
Perché ad Alberobello ci sono tanti trulli?
Visitare Alberobello è qualcosa di spettacolare! Non ho mai visto un borgo così particolare e direi… diverso! Ogni strada ed ogni via è piena di queste particolarissime costruzioni e guardando Alberobello dall’alto, la distesa di tetti conici crea uno skyline davvero scenografico.
I primi insediamenti in questa zona risalgono alla preistoria, le prime costruzioni a trullo nascono sotto il feudo dei Duchi di Caracciolo, sebbene la maggior parte degli edifici compare ad Alberobello nei primi anni del 1600, quando questo territorio era sotto il dominio dei Conti di Acquaviva di Conversano (tra l’altro borgo bellissimo da vedere in Puglia).
Per anni rimase un luogo “abusivo” dove venivano costruiti solo trulli, che per la loro particolare fragilità, potevano velocemente essere smantellati, per evitare il pagamento delle tasse. Solo nel 1797 diventa una città “libera”, grazie al Re di Napoli Ferdinando IV, che la nominò città reale. Da questo momento, cambia anche l’aspetto del borgo, che può finalmente arricchirsi di nuove costruzioni diverse dai trulli.
1. Il MUST da vedere ad Alberobello: visitare il quartiere dei negozi, il Rione Monti


Le vie più belle di Alberobello si trovano proprio nel Rione Monti, un quartiere collinare dove sulle piccole vie si affacciano solo le famose case dai tetti conici.
Cosa fare qui? Beh ovviamente godersi tutta l’atmosfera, che purtroppo è anche molto turistica. Infatti è proprio in questa parte che si trovano le tante botteghe e negozi di artigianato dove poter fare acquisti. La mia guida però mette in guardia dalla veridicità dei manufatti: oggi è davvero difficile capire se si tratta di vere bellezze locali o di semplici cinesate (con tutto il rispetto).
Quindi il mio consiglio è: evitate i negozi e, perché no, anche le vie principali. Scoprirete che defilandovi un pochino potrete abbandonare le carovane di turisti e godervi tutta l’atmosfera di questo borgo, passeggiando tra i trulli e come me, immortalando ogni porta o decorazione esterna, che rende tutto ancora più caratteristico.
In cima a questo rione si trova la Chiesa a Trullo, ma di questo vi parlo poco sotto! 😀
2. Il quartiere residenziale: Rione Aja Piccola


Uscendo dal Rione Monti, potete subito passare a vedere un’altra delle cose più belle di Alberobello, il Rione Aja Piccola. Il nostro gentile oste ci ha consigliato di dedicare più tempo a questa parte del borgo, perché considerato “residenziale” e quindi con un po’ meno turisti (sempre tanti) in giro per le sue vie.
In effetti l’atmosfera che si vive qui è sicuramente più riservata e le casette conservano un non so che di più autentico e reale. Pensate che sulla porta di un piccolo trullo, abbiamo visto una simpatica nonnina che raccontava aneddoti sul borgo; in un’altra si vendevano fichi appena colti. Insomma, sembra tutto più veritiero, scene di vita quotidiana, anche se molti trulli sono stati trasformati in b&b.
Per quanto belli, vi immaginate di abitare in un monolocale senza bagno? Beh io sinceramente no, quindi molti, anche i più anziani, hanno deciso di andare a vivere in abitazioni con più confort e lasciare queste bellezze ai turisti che vogliono vivere un’esperienza diversa.
Passeggiando in questa zona abbiamo anche trovato un simpatico giardino pieno di oggetti e cianfrusaglie. E’ stato carino fermarsi qui e dedicargli qualche minuto 🙂
3. La cosa più particolare da vedere ad Alberobello: il Trullo Sovrano


Cosa? Un trullo a due piani? Eh si, è proprio così! Se volete vedere un trullo un po’ speciale, dovrete recarvi nella parte nord di Alberobello, in direzione della Basilica Minore della città e raggiungere la casa più particolare nel suo genere, il Trullo Sovrano.
Questo edificio è considerato l’evoluzione nella tecnica di costruzione dei trulli. Infatti, i materiali usati, le dimensioni e le tecniche erano molto diverse rispetto alle altre tipiche costruzioni che si possono vedere ad Alberobello.
La costruzione è formata da due edifici con un’altezza massima di 14 metri, 12 coni e ambienti. La parte originale e più antica risale al 1600. La parte più moderna invece è stata annessa nel 1700. La costruzione è composta da diversi ambienti, tutti da scoprire!
La visita al Trullo Sovrano
All’ingresso, dove si acquista il biglietto, si apre quella che era la zona giorno della casa. Oggi qui si possono comprare guide e souvenir.
Poco dopo si trovano le cucine, divise in due ambienti arredati e che mostrano alcuni oggetti originali dell’epoca. La visita procede poi verso il piccolo, ma caratteristico giardino interno, impreziosito da fiori e da cui si vede tutta la bellezza e l’unicità della casa.
Rientrando poi nell’ambiente principale, avrete modo di salire al piano superiore attraverso una piccola scala interna. Il primo piano è composto da 2 piccolissimi spazi circolari a forma di cono, il cuore del trullo. Caratteristico l’antico telaio per tessere, anch’esso originale.
Scendendo, l’ultima stanza che vedrete è quella a pochi passi dall’ingresso, ossia la camera matrimoniale, ben arredata con tanto di camicie e abiti appesi, specchi e un grande letto.
Il costo d’ingresso è di 3€ e per la visita ci vogliono circa 30 minuti. Per tutte le info e anche per acquistare il biglietto online, potete vedere il sito del Trullo Sovrano.
Nonostante sia molto piccolo, personalmente mi è piaciuta moltissimo questa visita, la consiglio per scoprire qualcosa in più su queste epiche costruzioni e vedere un trullo un po’ speciale 😉
Un’ultima curiosità! Il Trullo Sovrano era chiamato Corte Papa Cataldo, colui che volle questo trullo come residenza per sé e per la sua famiglia.
4. Un mare di trulli da vedere dal Belvedere di Alberobello
Se passeggiare per le vie piene di casette bianche è un’esperienza unica, vi assicuro che vedere il panorama dall’alto è un vero spettacolo. Il punto da cui è possibile fare tutto ciò si chiama Belvedere Santa Lucia, a due passi da Piazza del Popolo, e da qui godervi il mare di coni di pietra che si apre davanti a voi.
Al tramonto l’atmosfera è magica: le case si tingono di rosa e i colori pastello del cielo vi faranno vivere un momento magico.
5. Moderno e antico: le chiese più belle da vedere ad Alberobello



Una nota stonata rispetto al paesaggio di Alberobello è sicuramente la Basilica minore della città, dedicata ai Santi e Patroni Cosma e Damiano. Sarà davvero facile da identificare, infatti mentre passeggiate per il Rione Monti vi basterà alzare lo sguardo per vederla svettare tra un mare di trulli.
La Chiesa, che pare sia sorta qui nel 1600, si trova proprio a due passi dal Trullo Sovrano; anzi, dovrete proprio passare davanti alla Basilica per raggiungere quest’ultimo. La facciata è davvero molto bella e una delle sue caratteristiche sono i due campanili laterali, che le conferiscono una certa singolarità. Inoltre la scalinata d’accesso e il grande portale rendono il tutto ancora più elegante.
L’interno invece è semplice, di un candido bianco e senza troppi vezzi e fronzoli come si possono vedere nelle chiese barocche leccesi o anche nell’antico Duomo di Otranto. Nonostante ciò, si trovano opere di rilievo, come per esempio il dipinto della Madonna di Loreto e vari affreschi dietro l’altare maggiore che ricordano la vita di Cosma e Damiano. Insomma semplice, ma da vedere.
Se la Basilica è molto bella, di certo la Chiesa di Sant’Antonio, con cupola e campanili dalla singolare forma dei tetti dei trulli, è qualcosa di veramente spettacolare e unico nel suo genere. Questa chiesa, conosciuta come la Chiesa a Trullo, si trova in cima al Rione dei Monti.
Seppure è semplice pensare che sia molto antica, in verità venne realizzata agli inizi del ‘900. Comunque è davvero particolarissima da vedere e merita un po’ di attenzione. L’interno è semplice e abbastanza grande e qui spicca la grande cupola e le opere di Adolfo Rollo, tra cui l’albero della vita. Se passate da qui non dimenticate di fare un giretto al suo interno. 😉
6. Il Museo del Territorio: il Trullo Casa Pezzolla
Posto ideale da visitare se siete affascinati dalla storia di Alberobello e dei suoi trulli, è il Museo del Territorio, conosciuto anche come Casa Pezzolla.
Il Museo è composto da 15 trulli comunicanti e al suo interno si possono trovare tante testimonianze sulla storia e la cultura che permea le vie di questo borgo pugliese. Dall’agricoltura che caratterizza questo territorio, al metodo di costruzione delle case, alla storia di Alberobello. All’interno oggetti del tempo e soprattutto di vita quotidiana, proprio come potete vedere nel Trullo Sovrano. Insomma, un’esperienza curiosa per comprendere ancora di più la vita nei trulli.
Sapete perché si chiama Casa Pezzolla? Prende il nome dal medico che vi risiedeva, Giacomo Pezzolla, che visse qui nel ‘700 e fu il medico personale dei Conti di Acquaviva.
7. Il pezzo forte da vedere ad Alberobello: la Casa d’Amore


A due passi dalla piazza più importante di Alberobello, Piazza del Popolo, potete vedere Casa d’Amore. Non fatevi strane idee, si tratta solo di un monumento (che potrebbe quasi passare inosservato) che segna la fine di un’epoca e il cambio di rotta verso un futuro più attuale.
Per capire la sua importanza, bisogna tornare molto indietro nel tempo, a quando la città non era ancora stata riconosciuta dal Re di Napoli, Fernando IV. Fino a questo periodo ad Alberobello non era possibile costruire case che non fossero “trulli” o edifici costruiti in pietra a secco. Riconosciuta come città, regia grazie a Ferdinando IV che libera la città, anche il modo di costruire cambia e la casa d’Amore ne è il primo esempio e si chiama così solo per chi ci abitò: Francesco d’Amore.
Da vedere: arrivati davanti alla Casa d’Amore fate attenzione alla scritta “Dall’autorità regia, questo edificio il primo ad essere eretto”. Questa casa segna un nuovo inizio, il passaggio dalla sola costruzione dei trulli a quella di case considerate più “moderne”. Insomma, se ci passate davanti date uno sguardo a questo edificio, anche se sicuramente non sarà la cosa che più vi colpirà ad Alberobello. 😉
Info utili sulla visita ad Alberobello
Passiamo ora alle info utile per la visita ad Alberobello. Nel caso mi sia dimenticata di qualcosa, ricordate che nei commenti potrete sempre farmi tutte le domande che volete. 🙂



Quando andare ad Alberobello
Lo scrivo a caratteri cubitali giusto per far passare bene il messaggio: NON ANDATE AD AGOSTO! Se pensate che il caldo possa essere il vostro più acerrimo nemico, vi ritroverete a scoprire che in realtà lo saranno la quantità pazzesca di turisti che si riversano per le strade di Alberobello per vedere i suoi famosi trulli, comprare prodotti artigianali (per così dire) nei suoi negozietti ed immortalare ogni singola casa, porta o decorazione.
Oltre ai più che raggiungo il borgo con la proprio auto, vi ritroverete davanti frotte di turisti che arrivano in pullman per i tanti tour organizzati in tutte le lingue del mondo. Diventerà così impossibile vedere in serenità il borgo, ritrovandovi in una fiumana di persone che spingono per vedere, passare e rubare qualche foto.
Quindi, io vi riporto le parole degli stessi pugliesi: “tornate a trovarci a settembre o meglio ancora a giugno, quando le giornate sono lunghe e fresche e soprattutto non ci sono troppi turisti”.
Vi do però un’alternativa nel caso possiate venire qui solo ad agosto: fate l’esperienza di dormire in trullo, così da godervi anche il tramonto e le ore serali e puntate la sveglia presto la mattina (come abbiamo fatto noi). Potrete così iniziare la visita quando i turisti dei tour non si sono ancora riversati sulle strade e potrete ancora girare per i suoi vicoli con estrema serenità. Anche optare per le vie più defilate si rivelerà un’ottima opzione.
Dove dormire ad Alberobello
Vi assicuro che dormire in un trullo è un’esperienza da fare. Seppur considerata una cosa “turistica”, è comunque qualcosa che non capita tutti i giorni: sia per la particolarità dell’abitazione, sia per il luogo stesso, che vi farà un po’ sentire come in una fiaba.
Oltre a questo, considerate anche che dormire direttamente nel borgo vi permette di poterlo scoprire nelle ore meno affollate, come la mattina presto o la sera tardi.
Insomma se da una parte ci sono i pro dell’esperienza e della vicinanza, dall’altra i costi non sono proprio così contenuti. Noi però, possiamo darvi una bella soluzione. Si chiama Trulli in Corte (nelle mie stories in evidenza su IG potrete vedere anche la nostra camera) e qui abbiamo vissuto una bellissima esperienza.
A parte la location ben curata e molto bella, la posizione era davvero tattica, trovandosi a due passi dalla Chiesa a Trullo. In più avrete a disposizione anche un comodissimo parcheggio, cosa assolutamente non scontata. Gli host poi sono molto gentili e sempre a disposizione, anche per darvi qualche dritta sul borgo e su cosa vedere. Insomma io l’ho promosso a pieni voti, anche per il prezzo top: 130€ a notte in alta stagione, davvero poco per la zona. 🙂
Dove parcheggiare ad Alberobello
Come vi dicevo sopra, noi abbiamo avuto la fortuna di trovare un b&b con vicino parcheggio. Se però venite in giornata e volete un parcheggio nelle vicinanze, proprio a pochi passi dalla piazza principale da cui partono le vie per i vari punti d’interesse, potrete trovarne uno e nello specifico sto parlando del Parcheggio Anfiteatro Comunale Piazzale Biagio Miraglia (nome corto). Ovviamente è a pagamento, per questo trovo un’ottima soluzione spendere qualcosa in più per l’alloggio, ma avere un parcheggio a disposizione.
Inoltre, dovete recarvi qui molto presto per trovare un posteggio così vicino, nel caso non disperate, con un po’ di pazienza riuscirete a trovarlo nei tanti posti disponibili nella cittadina.
Alberobello e il mare
Se venite in Puglia per il mare di certo soggiornare ad Alberobello non è la migliore delle soluzioni. Comunque, nel caso foste fissi qui per qualche giorno e voleste vedere il bel mare della Puglia, in circa 30 minuti potrete raggiungere alcune delle sue spiagge più belle.
Noi per esempio siamo stati a Capitolo, una delle spiagge più famose a pochi passi da Monopoli. Si tratta di un percorso di circa 25 km, che si può tranquillamente fare per godersi una giornata al sole. Qui ci sono diversi lidi e spiagge libere e il mare è davvero molto bello (se non soffia il vento di maestrale, altrimenti la sua bellezza viene un po’ rovinata dalle onde).
In zona poi ci sono altre località di mare verso Savelletri che richiedono più o meno lo stesso tempo per arrivare. In questo caso però non so darvi particolari indicazioni sulla bellezza di Lidi e mare, perché non ci siamo direttamente stati.
Che dire…
Alberobello, con le sue tante cose da vedere, è sicuramente uno dei punti più visitati della Valle d’Itria e della Puglia in generale. Sarà l’atmosfera o la particolarità delle sue casette, ma confermo che questo piccolo borgo è davvero qualcosa di unico e che non ha eguali.
A proposito della Valle d’Itria, ho scritto un articolo con le città bianche più belle da vedere i borghi in assoluto che meritano di essere visitati:
La Puglia merita di essere vista in lungo e in largo: Mare dai colori caraibici, città storiche, borghi tutti bianchi, sono solo alcune delle attrazioni più belle della Puglia. Tanto consiglio sulle vacanze qui in questo articolo:
E voi siete stati ad Alberobello? Cosa vi ha colpito di più?