Subito varcato il cancello d’ingresso della Certosa di Pavia si rimane a bocca aperta davanti alla bellezza della chiesa del Monastero di Santa Maria delle Grazie, solo una delle tante cose che si possono vedere all’intero di questo meraviglioso complesso monumentale, ricco di storia e bellezza.
In questo articolo quindi vi porto alla scoperta di uno dei luoghi più belli della Lombardia, un viaggio tra storia, arte e spiritualità, alla scoperta del monastero, della chiesa e dei suoi interni e, infine, dei magici chiostri.
Ultimo aggiornamento: giugno 2021 |
Tempo di lettura: 9 minuti |
In questo articolo
Alcune curiosità sulla Certosa di Pavia
✏️ La costruzione della Certosa di Pavia iniziò nel 1396 su commissione di Gian Galeazzo Visconti, primo Duca di Milano. Oltre a significato religioso, questo luogo doveva riflettere anche il potere e il massimo splendore raggiunto dal Ducato di Milano. Durante la visita sono vari i richiami al famoso simbolo del Ducato di Milano.
✏️ Questo posto non è solo un luogo spirituale, ma è anche uno dei massimi esempi di arte e architettura lombarda del rinascimento.
✏️ Inizialmente, nel 1396, i monaci che vivevano erano “monaci certosini” e vivevano in totale clausura. Questi monaci vennero espulsi nel 1782 e solo due anni dopo viene istituito il Monastero Cistercense di Santa Maria delle Grazie. Nel 1798 viene poi definitivamente “chiuso”. Da qui ci fu un susseguirsi di confraternite, ma oggi è tornato sotto la gestione dei monaci cistercensi, che vivono secondo la regola di San Francesco. Nel monastero vivono oggi solo 6 monaci.
✏️ Le truppe di Napoleone razziarono e rubano alcune delle opere più preziose del monastero.
Cosa vedere alla Certosa di Pavia: la meravigliosa Chiesa, la sua facciata e l’interno


La maggior parte (me compresa fino a poco prima della visita) penserà che la principale cosa da vedere alla Certosa di Pavia sia l’elegante facciata della chiesa di Santa Maria delle Grazie, un vero capolavoro, ma in verità le cose da vedere in questo complesso monumentale sono tante, varie e una più bella dell’altra.
Una volta varcata la soglia, vi ritroverete in un bel cortile con di fronte la chiesa, e tutto intorno antichi ed eleganti palazzi, tra cui spicca sulla destra l’elegante Palazzo Ducale che fungeva da residenza estiva oltre che da foresteria. Proprio in questo edificio, che è stato restaurato nel 1600, potrete accedere al Museo della Certosa. La mostra è su due livelli e custodisce alcune opere e manufatti prima conservati nella Certosa, oltre che a una vasta collezione di dipinti, esempio della pittura lombarda rinascimentale.
Se avete poco tempo a disposizione, focalizzatevi sulla visita guidata del complesso monumentale, a mio avviso vale molto più che il giro nel Museo; se però avete tempo a disposizione, anche il Museo è davvero interessante.
La facciata
Nonostante la facciata sia opera di vari artisti, l’aspetto è omogeneo, elegante e raffinato, ma anche ricco di decori e dettagli unici. Lo stile è tipico del periodo rinascimentale lombardo; infatti, se da una parte la prima pietra venne posta da Gian Galeazzo Visconti nel 1396, la facciata venne terminata nel 1500.
Osservando bene da lontano l’aspetto della facciata, sembra quasi sia divisa in due parti. La parte bassa è un tripudio di decori, bassorilievi, statue e medaglioni. Vengono rappresentati episodi tratti dai vangeli e dalla bibbia, ma potrete anche osservare motivi floreali e relativi alla natura, animali mitologici e molti altri richiami “pagani”.
La parte alta invece, oltre ai bellissimi decori e alle statue raffiguranti angeli, apostoli e varie figure religiose, colpisce per i vari motivi decorati e per le finestre, chiamate bifore.
Mentre entrate all’interno della chiesa fermatevi ad osservare anche il bellissimo portare d’ingresso con il suo arco tutto decorato di bassorilievi, da lasciare a bocca aperta.
L’interno della Certosa di Pavia
La parte interna di questo luogo mi ha colpito un po’ meno rispetto a molte altre chiese, cattedrali e duomi visti, per citarne alcuni il Duomo di Siena o la Cattedrale di Palermo. Nonostante ciò, non si può non rimanere affascinati dai bellissimi cicli di affreschi cinquecenteschi che la decorano, esempi di pittura lombarda rinascimentale.
L’interno è molto grande e diviso in due parti da una cancellata situata dietro il grande altare centrale. Prima di arrivare qui passeggiate però nelle navate laterali della chiesa dove ci sono 7 cappelle per lato, per un totale di 14. La loro peculiarità è che sono tutte di stili differenti e alcune custodiscono opere uniche, tra cui spicca Il Polittico di Perugino nella seconda cappella a sinistra. Le scene raffigurate sono sia religiose, ma anche momenti storici che ritraggono famosi personaggi dell’epoca.
Il bello della visita arriva se i cancelli dietro l’altare sono aperti (sotto tutte le info). Questa divisione nasce con lo scopo di separare i monaci del convento dagli altri fedeli che potevano accedere alla chiesa per seguire le funzioni religiose. Pensate che solo dopo la seconda guerra mondiale venne eliminata questa tradizione e i cancelli vennero aperti.
Superato il cancello si accede al transetto e subito davanti a voi potrete vedere una delle cose più straordinarie della Certosa di Pavia: il bellissimo coro in legno scuro intagliato, davvero sorprendente e a completare l’effetto la volta affrescata.
Cose vedere nel transetto della Certosa di Pavia
Usciti dal coro e tornati nel transetto, si passa ad osservare sulla destra una delle cose che non potete perdere all’interno della Certosa di Pavia: la tomba di Gian Galeazzo Visconti. Un’enorme scultura in marmo bianco su due livelli completamente decorata e sfarzosissima.
Poco sopra c’è un affresco molto simbolico che ritrae la Madonna con il Bambino e inginocchiati accanto a lei 4 personaggi, tra cui spicca Gian Galeazzo Visconti che dona la Certosa alla Madonna.
Nella parte sinistra del transetto si trova invece il monumento funebre dedicato al Duca di Milano Lodovico il Moro e la moglie Beatrice d’Este. In verità qui potrete vedere solo le “statue” perché l’opera venne commissionata dallo stesso Lodovico il Moro dopo la morte della moglie e doveva essere custodita a Santa Maria delle Grazie a Milano, ma non venne mai portato a termine perché dopo la sua caduta fuggì in Francia, dove morì.
Sempre nella parte sinistra, c’è un altro affresco molto importante che rappresenta l’incoronazione della Vergine da parte di Cristo al cospetto di Dio e dello spirito Santo, oltre che Francesco Sforza a sinistra e Lodovico il Moro a destra.
In breve vi ho parlato delle cose più importanti da vedere nel transetto della Certosa di Pavia, ma ci sono altre piccole e interessanti cose che si possono vedere qui. Insomma dedicategli qualche minuto, ne vale la pena. Se invece sarete guidati dal Monaco, lui stesso vi farà scoprire tutti i dettagli 😉
La zona battesimale e il Lavabo dei Monaci
Ultima cosa interessante da vedere all’interno della Certosa di Pavia è la stanza dove si trova la fonte battesimale e il lavabo dei monaci. Quest’ultimo in particolare spicca per i decori, con tanto di delfini sulla parte superiore.
Il monaco che ci ha guidato nella vista ci ha fatto notare anche che in questa stanza si può vedere l’originale pavimento in cotto con cui è stata realizzata la certosa nel 1400. Quello in marmo rappresenta la seconda fase di vita, mentre le maioliche sono quelle più recenti.
I chiostri della Certosa di Pavia




Terminata la visita nella chiesa, si passa finalmente a vedere una delle zone più particolari della Certosa di Pavia: i suoi meravigliosi Chiostri. Il primo che si visita è quello conosciuto come il Piccolo Chiostro, personalmente il più bello e tipico da vedere.
Questo chiostro è caratterizzato da un porticato sorretto da archi rossicci dai dettagli pregiati e completamente decorato con tanto di statue. Quello che ripaga maggiormente è il bellissimo scorcio che si apre sull’interno della chiesa e soprattutto sulla famosa cupola, che generalmente si vede solo da lontano. A colpire anche la vasca in terracotta tutta decorata, usata dai monaci a funzione di lavabo.
All’interno il posto è occupato da un giardino, ma non posso nascondervi che l’area verde è un pochino in stato d’abbandono, probabilmente per dei problemi del terreno visto che l’intero complesso è ben tenuto e curato.
Si passa poi a visitare il Grande Chiostro. Quello che subito vi colpirà è il grande e curato prato al centro, circondato da roseti. Questo è davvero molto molto molto grande. Per darvi alcune misure: 125 metri di lunghezza, 100 metri di larghezza, 122 arcate.
Cosa vedere qui? In questa parte della Certosa di Pavia si possono vedere le cellette dei monaci, 24 in totale. Le potete riconoscere per i tetti e i comignoli. Curioso vedere che quelle che comunemente chiamiamo cellette, qui sembrano delle vere villette a schiera, come anche il nostro monaco guida le ha chiamate.
Al termine della visita potrete visitare una celletta al suo interno, composta da 3 stanze e un giardino. Appena entrati date uno sguardo anche all’apertura sulla destra della porta, un piccolo spazio che vi mostra come il cibo veniva passato ai monaci dato che solo la domenica si riunivano al refettorio.
Oggi i monaci che vivono in questo monastero sono in totale 6 e altrettante persone li aiutano nei lavori di mantenimento del luogo.
La visita con la guida del monaco e tante info utili


Non mi è ancora ben chiaro come siano strutturate le visite guidate all’interno della Certosa di Pavia, ma se siete fortunati a trovare un tour in partenza, accodatevi perché ne vale davvero la pena.
La nostra esperienza è stata infatti “particolare”. Dopo aver gironzolato nel cortile della certosa e al suo interno, ci siamo recati al Museo per chiedere se era possibile vedere i chiostri, che avevamo scorto dai cancelli chiusi.
La gentile signora alla cassa del Museo ci ha spiegato che i chiostri non sono parte del museo, ma sono visitabili solo se la cancellata dietro l’altare è aperta e che non sapeva darci un orario. Così siamo tornati in chiesa un po’ abbattuti perché ci sarebbe tanto piaciuto vedere il resto del complesso monumentale, ma non sapevamo come.
Fortunelli (non posso generalmente ritenermi tale), appena rientrati in chiesa ci siamo accorti che i cancelli erano aperti ed era appena partito un mini tour guidato da un simpatico monaco.
Così abbiamo partecipato anche noi e siamo riusciti a visitare le cose più belle da vedere della Certosa di Pavia.
Cosa vedere durante la visita guidata alla Certosa di Pavia
La visita guidata con il monaco inizia subito dopo i cancelli dietro all’altare. Nella prima parte viene spiegato nel dettaglio la parte del transetto a sinistra. Successivamente si passa a vedere il meraviglioso coro decorato, con tutte le postazioni intarsiate in legno e la volta affresca: una vera meraviglia. Si prosegue poi appena fuori, dove viene raccontata un po’ di storia sulla Certosa e sui monaci che hanno vissuto e che vivono qui, fermandosi anche ad osservare alcuni dettagli come statue, dipinti e affreschi.
Si passa poi ad uno dei punti più interessanti, ossia la tomba di Gian Galeazzo Visconti. Oltre alla bellezza della stessa, il monaco vi porta indietro nel tempo raccontando come la famiglia dei Visconti sia stata fondamentale per la realizzazione della Certosa di Pavia.
Si passa poi alla zona dove c’è la fonte battesimale, l’antico lavabo dei monaci e dove si possono vedere alcuni antichi dettagli della chiesa, come il pavimento originario in cotto.
Infine si passa alla parte più bella: i chiostri. Il primo chiostro che si vede è quello piccolo, dove si apre una fantastica vista sulla cupola del Duomo. Uno degli scorci più belli. Per fortuna l’attenzione è tutta sulla cupola perché il giardino centrale è mal tenuto. Molta attenzione viene posta anche alla vasca in cotto, lavabo dei monaci, tutto decorato con bassorilievo.
Si passa poi al Grande Chiostro. Qui i dettagli si perdono alla vista del prato curato e del roseto. Il grande portico comunque lascia a bocca aperta. La visita si conclude con un giro alla villetta, ex casette dei monaci.
Il tour dura circa 30/40 minuti.
Costo d’ingresso alla Certosa di Pavia
L’ingresso alla Certosa di Pavia è gratuito. Potrete gironzola per il grande cortile di fronte alla chiesa e vedere il suo interno. Anche l’accesso al Museo è libero.
Attenzione che la visita guidata è a offerta libera. Al termine infatti del tour il Monaco vi attenderà con il suo cestino delle offerte, tutte meritate! Anche perché i soldi dati servono per salvaguardare tanta bellezza 😉
Noterete che in questo articolo non ci sono foto all’interno della chiesa. Infatti, all’entrata del complesso monumentale oltre alla richiesta di rispettare il silenzio è indicato che è vietato fare foto. Mentre esternamente e nei giardini è più semplice “sviare” questa richiesta; all’interno non me la sono sentita di rovinare la pace del luogo.
Comunque devo dire che nemmeno nei chiostri sarebbe stato possibile fare fotografie, ma per fortuna il monaco che ci ha guidato nella visita non ha obiettato quando abbiamo iniziato a scattare bellissimi scorci della certosa e dei suoi chiostri. Siamo stati fortunati e per ringraziarlo gli abbiamo lasciato un’offerta più cospiscua per ringraziare 😉
Gli orari di apertura della Certosa di Pavia
La Certosa di Pavia rimane aperta tutta l’anno, ma variano gli orari: da aprile a settembre aprono dalle 9.00 alle 11.30 e poi dalle 14.30 alle 18.00. Da ottobre a marzo, gli orari sono 9.00 -11.30 e nel pomeriggio dalle 14.30 alle 17.00. Il lunedì è chiuso.
Attenzione che il Museo segue le aperture del complesso monumentale. Per tutte le info e gli aggiornamenti vi consiglio di consultare il sito della Certosa di Pavia oppure il sito del Museo della Certosa prima di programmare la visita.
Spero di avervi dato tutte le indicazioni e le dritte giuste per visitare questo luogo meraviglioso. La Certosa di Pavia rimane infatti una delle cose più belle da vedere in Lombardia, inoltre al suo interno sono conservate opere e bellezze uniche. Infine è molto curioso e interessante scoprire un monastero e capirne la vita al suo interno.
Poco distante da qui troverete la bellissima cittadina di Pavia (a breve un bell’articolo online), piccola, ma con tante cose davvero carine da visitare.
E voi ci siete mai stati qui? Avete mai vistato un monastero?
Grazie per la bella spiegazione, mi aiuterà a introdurre la visita che faremo il 24 con i nostri amici delle Acli di Bellinzona.
Mi fa molto piacere tu l’abbia trovato utile. Davvero bellissima la Certosa di Pavia e merita di essere vista. Buona visita 🙂
Ciao, grazie per i bellissimi suggerimenti. A giorni dovremmo andare e certamente mi stamperò la tua descrizione da usare come guida.
Stefano
Ciao! Sono contenta che porterai con te questo articolo per farti da guida! Questo posto mi ha lasciato davvero un bellissimo ricordo, quindi non potevo che fare un lungo articolo dove raccontare di ogni suo più piccolo particolare! 😉