La Repubblica della Slovenia è un piccolo Stato europeo che dal 1991 ha acquisito l’indipendenza dalla Jugoslavia. Ha una superficie leggermente inferiore a quella della Lombardia e un piccolissimo sbocco sul mare in corrispondenza di Capodistria.
Nonostante le piccole dimensioni, la Slovenia un paese ricco di attrazioni naturalistiche e culturali; grazie alla vicinanza con l’Italia è un territorio da visitare almeno una volta nella vita.
L’itinerario
L’itinerario in auto prevede la partenza dalla Gola di Vintgar, nel nord della Slovenia, scendendo poi verso il lago di Bled fino in direzione della capitale, Ljubljana. Da qui si riparte verso le famosissime grotte di Postumia; si fa tappa poi al castello di Predjama, per concludere con le grotte di San Canziano, vicinissime al confine con l’Italia. Il tragitto è abbastanza breve (155 km) e facilmente percorribile seguendo la strada E61 da nord verso sud, in un tour di quattro giorni.
Attenzione! Per circolare sulle autostrade e superstrade slovene è necessario munirsi di vignetta. È possibile acquistarla in prossimità del confine sloveno, presso le aree di sosta.
Da Vintgar a Bled
La gola di Vintgar è un’attrazione naturalistica situata a pochi chilometri da Bled. Il percorso che costeggia la gola è lungo circa 1,6 km; si trova accanto all’alveo del torrente Radovna, che ha scavato la sua via tra le pareti di roccia circostanti.
Curiosità: “vintgar” in sloveno è il nome comune utilizzato per indicare proprio una gola.
La passeggiata è breve, ma l’ambiente circostante offre panorami molto suggestivi. Si è accompagnati per tutto il percorso dallo scrosciare dell’acqua che scorre in piano fino a raggiungere la cascata di Šum, alta 13 metri. Il percorso si snoda quasi tutto su una passerella protetta da un balaustra che costeggia ora una sponda del torrente, ora l’altra. Si consiglia di percorrere con calma la passeggiata, fermandosi dove possibile (visto lo spazio ridotto e l’elevata affluenza soprattutto d’estate) per osservare il paesaggio che cambia lungo il corso d’acqua e per scattare qualche foto.
Da qui in pochi minuti di auto è possibile raggiungere il lago di Bled, dominato dall’omonimo castello medievale in cima alla montagna a picco sul lago. Bled è inoltre caratterizzata dal piccolo isolotto al centro dello specchio d’acqua su cui è stata costruita la chiesa di S. Maria Assunta. La leggenda vuole che chi suona la sua campana vedrà avverato un desiderio.
Per le persone a cui piace camminare è possibile percorrere a piedi l’intero perimetro del lago (6 km). Il circuito è quasi sempre lungo la sponda e si allontana solo in alcuni tratti, dove costeggia il bordo della strada. L’area è fortemente turistica e lo si può ben capire dai lussuosi hotel che si affacciano sulle rive del lago.
Il castello di Bled è raggiungibile in auto e dal suo cortile interno si ha una vista mozzafiato sul lago grazie ai 130 metri che lo elevano dallo specchio d’acqua. L’edificio è ben conservato; internamente, però, la maggior parte delle sale è adibita a negozi di souvenir, sala per i matrimoni e vi è anche un ristorante, luogo magico per una serata indimenticabile. Di maggiore interesse sono la cappella affrescata del ‘500 e il museo che ripercorre la storia di quest’area geografica.
Ljubljana, la capitale a misura d’uomo
Da Bled per raggiungere la capitale si percorrono solamente 55 km di strada, lungo la E61. Il centro della città è piccolo e le attrazioni principali sono facilmente visitabili in un giorno. Per cercare di scoprire quanto più possibile ho scelto di passeggiare per Lubiana con un tour organizzato prenotato tramite Get Your Guide. La visita prevedeva una camminata di due ore attorno ai luoghi di maggiore interesse, una crociera sul fiume Ljubljanica e la merenda tipica presso un locale storico della città.
L’incontro con la guida è stato davanti al municipio della città, il Rotovž. Da lì, ci siamo spostati verso la Cattedrale di S. Nicola, bella chiesa barocca ben tenuta, all’interno riccamente decorata da affreschi. Risale invece al 1900 il ponte dei draghi, così chiamato per le quattro statue che dominano gli angoli del ponte. Secondo la leggenda, la città di Lubiana venne fondata da Giasone, il quale uccise il drago che viveva nel fiume. Il mercato centrale è uno dei luoghi più caratteristici della capitale, sia perché la piazza che lo ospita è molto ampia e identificata dagli spaziosi porticati, sia perché la varietà dei prodotti offerti è veramente immensa; il mercato stesso è suddiviso in un’area all’aperto e una coperta. Oltre a prodotti gastronomici della tradizione slovena e internazionale è possibile trovare bancarelle di oggettistica e souvenir, artigianato locale e molto altro ancora.
Lubiana è tagliata in due dal fiume e i ponti costruiti su di esso per consentire di attraversarlo ne riflettono l’importanza; tra questi il ponte triplo è uno dei più noti. L’unicità di questo ponte risiede proprio nel fatto di essere costituito da un attraversamento principale, più ampio, al quale ne sono stati affiancati altri due, più stretti e strutturalmente distinti. In effetti in origine il ponte includeva solo l’area centrale, ampliata in un secondo momento in ragione del traffico crescente nel centro cittadino.
Oltre al tour guidato, non potevo perdermi la visita al castello di Lubiana, collocato su una collina dalla quale si domina tutta la città. Per raggiungerlo è possibile camminare lungo un sentiero che lo collega alla città bassa oppure, più comodamente, prendere la funicolare. Il castello ospita una mostra sulla storia della Slovenia e un interessante e ben fornito museo delle marionette; qui si possono scoprire i segreti dei metodi di animazione e della tradizione burattinaia del paese.
All’esterno del castello è possibile salire fino alla cima della torre panoramica, da cui si gode una bella vista a 360° sulla città.
In un giorno di tour si riescono a visitare le attrazioni principali di Lubiana, ma se si vuole godere a pieno del suo spirito accogliente e della sua movida notturna servono almeno 2-3 giorni di visita.
Postumia e l’inespugnabile castello di Predjama
Le grotte di Postumia sono un complesso carsico famosissimo visitato finora da oltre 38 milioni di persone. Sono estremamente affascinanti e al loro interno è possibile osservare le numerose e variegate formazioni di stalattiti e stalagmiti createsi nel corso di migliaia di anni. La loro scoperta è avvenuta nel 1213, anche se si ipotizza che fossero conosciute già ai tempi della preistoria.
L’accesso alle caverne è consentito solo se accompagnati da una guida e dal sito ufficiale è possibile acquistare il biglietto di ingresso a orari prestabiliti, evitando così interminabili code. Sono inoltre disponibili vari biglietti combinati che consentono di aggiungere anche l’ingresso al vicino Castello di Predjama. Le visite sono organizzate in diverse lingue e l’italiano è una delle più gettonate. Dopo essere stati suddivisi in gruppi, si entra dall’enorme cavità che si apre verso l’esterno e si raggiunge il trenino che conduce per 3,7 km fino al punto di partenza dell’escursione a piedi, nel cuore della terra.
Curiosità: Le grotte di Postumia ospitano la prima ferrovia sotterranea mai realizzata al mondo, risalente al 1872.
La temperatura delle grotte è costante sui 10°C con un’umidità elevatissima. Per questo motivo è bene vestirsi indossando più strati, anche in estate, e portare con sé un impermeabile per schermare la penetrante umidità. Una volta giunti a destinazione inizia il percorso a piedi di circa 1,5 km. La guida, oltre a raccontare la storia delle grotte, mostra le formazioni più belle e particolari, ricordando quanto sia importante non toccarle. Tra queste, la più famosa è il “Brillante”, una stalagmite alta 5 metri che deve il suo nome alla lucentezza della calcite che la compone e che le dà il colore bianco.
All’interno delle grotte sono presenti vere e proprie sale utilizzate nel corso dei secoli per vari scopi, come la sala dei concerti, dall’ottima acustica. Un’altra sala molto particolare è quella degli spaghetti, così chiamata perché dal soffitto pendono un numero infinito di piccole stalattiti estremamente ravvicinate tra di loro e mediamente corte.
Nonostante l’altissimo numero di turisti giornalieri, concentrati soprattutto nei mesi estivi, le visite sono organizzate in modo da consentire a tutti di godersi il panorama sotterraneo, come fosse un vero e proprio viaggio al centro della Terra.
Inoltre, anche se a prima vista questo ambiente sembra un luogo del tutto inospitale per accogliere la vita, rimarrete stupiti nel vedere, all’interno della grotta del proteo, le piccole creature che vivono in questo habitat. Al termine della visita, infatti, sono presenti delle teche contenenti alcuni esemplari di Proteus anguinos, anfibi particolarmente resistenti alle condizioni di vita ostili che caratterizzano questo ambiente.
Curiosità: questi piccoli esseri “immortali” possono sopravvivere fino a 12 anni senza cibo e la loro età può raggiungere i 100 anni.
Al termine della camminata guidata si torna alla partenza del trenino che, sfrecciando tra i cunicoli spesso scavati a misura, riporta i turisti in superficie.
Approfittando del biglietto cumulativo, è d’obbligo anche una visita al castello di Predjama, impressionante fortificazione costruita a ridosso di una parete rocciosa, che nasconde cunicoli e vie di fuga segrete. Inoltre, chi ha il biglietto per il castello può prendere l’autobus che dalle grotte di Postumia conduce al castello e che, al termine della visita, riporta al parcheggio delle grotte.
Il castello è stato abitato, tra gli altri, dal famoso Erasmo di Lueg, vissuto alla fine del ‘400. Il barone, a causa di diversi reati di furto ai danni perlopiù di alcuni signori e del re Federico III, era ricercato; sulla sua testa pendeva anche una condanna di morte spiccata proprio dal re. Erasmo, per cercare di sfuggirvi, si rintanò nel castello di Predjama, apparentemente senza speranza di sopravvivere, vista la posizione arroccata del castello, posizionato contro una parete rocciosa alta 123 m.
Oltre ogni aspettativa, l’assedio durò fino a un anno, con lo stupore delle guardie stanziate fuori dal castello, ormai convinte che quel posto fosse stregato; come sarebbe stato possibile altrimenti sopravvivere senza mai uscire per fare rifornimenti di scorte. In realtà, grazie ai cunicoli segreti che si sviluppano nella montagna, Erasmo e i suoi servitori uscivano di nascosto; in questo modo si procuravano ogni bene di cui avessero bisogno e addirittura il barone si faceva beffa degli assediatori offrendo loro carne arrosto e frutta matura. Purtroppo, la storia dell’ingegnoso Erasmo non ha un lieto fine. A causa del tradimento di un servitore in combutta con le guardie, una sera Erasmo viene colpito da una raffica di palle di ferro mentre si trova alla toilette, posizionata all’estremità del castello.
Al di là della fiabesca storia di Erasmo, il castello è veramente un’opera unica. È modellato sulla conformazione della montagna che le offre protezione ed è posizionato all’imbocco di una grotta carsica che fa da estensione alla superficie coperta del castello.
Le sale interne non sono particolarmente ricche, a eccezione dell’esposizione di repliche di armi, della prigione e la cappella. Il punto forte del castello è sicuramente la sua struttura unica che fonde la costruzione realizzata per mano dell’uomo a quella frutto della natura.
Le grotte di S. Canziano, patrimonio UNESCO
Questo complesso cavernoso è un’incredibile e affascinante testimonianza della potenza della natura; è situato nel Carso, a soli 15 km dal confine con Trieste e a circa 30 dal precedente castello di Predjama. Se vi state chiedendo se vale la pena visitare sia le grotte di Postumia che le grotte di San Canziano (o Škocjan jame) la risposta è assolutamente sì. A differenza delle grotte di Postumia, infatti, quest’area è un vero e proprio canyon sotterraneo di dimensioni gigantesche, con sale alte fino a 146 metri. Il percorso è stato scavato dal corso del fiume Reka, che si inabissa nel sottosuolo dopo aver attraversato una gola lunga circa 4 km.
Il parco che ospita le grotte propone 3 itinerari di visita diversi, ben spiegati sul sito ufficiale:
- Attraverso il canoyn sotterreaneo
- Lungo il Reka verso il sottosuolo
- Lungo l’itinerario didattico Škocjan
Anche in questo caso si consiglia un abbigliamento adatto alla visita delle grotte; qui la temperatura si aggira attorno ai 12°C ed è bene portare con sé una mantella protettiva. Noi abbiamo scelto di abbinare i percorsi 1 e 2, ossia “Attraverso il canyon sotterraneo” e “Lungo il Reka verso il sottosuolo”. Così facendo, abbiamo potuto visitare le grotte più profonde e, all’uscita, proseguire lungo un sentiero che alterna scorci all’aperto in mezzo al canyon a un nuovo inabissamento nel sottosuolo per seguire il corso del fiume.
La caratteristica di queste grotte sono gli enormi spazi ricavati sotto terra a seguito del collasso delle pareti interne, proprio dove il fiume ha scavato il suo percorso. Questi ambienti immensi ci consentono oggi il brivido di camminare su un ponte a 45 metri di altezza dal fiume, il Cerkvenikov most, pur restando nel cuore della terra e con la volta del soffitto ancora ben più alta sopra di noi. Oltre a stalattiti e stalagmiti, interessanti e uniche dal punto di vista geologico, quello che più colpisce di questa visita è il vero e proprio mondo che si nasconde nel sottosuolo. Si può solo immaginare quanta potenza abbia avuto l’acqua per spingere fino a farsi strada nelle rocce, per poi sparire nuovamente ancora più a fondo.
Curiosità: in queste grotte è presente una delle formazioni stalagmitiche più grandi al mondo, il Gigante, di 15 metri; dagli studi condotti si stima che per raggiungere questa altezza ci siano voluti oltre 250.000 anni di accumulo di sedimenti.
La Slovenia è un paese tanto piccolo, quanto ricco di luoghi interessantissimi e di variegate bellezze. Ovviamente la sua morfologia privilegia le passeggiate nella natura collinare e montuosa, in mezzo a boschi, laghi e nelle famosissime grotte. Nel mio breve itinerario ho scoperto che questa nazione non è solo un territorio di passaggio per raggiungere la Croazia; è anche una piccola e bella sorpresa che meriterebbe una seconda visita, magari in inverno per godere anche dei paesaggi innevati. Inoltre è facilmente percorribile in auto, grazie a una comoda ed efficiente rete stradale. Inoltre, i B&B e gli appartamenti in cui abbiamo soggiornato erano tutti a prezzi modici (circa 45€ a notte per due persone con prima colazione), prenotati facilmente su internet. Insomma, come già lascia intendere il nome, la SLOVEnia è proprio una meta da amare.