Ma voi lo sapevate che Lecce è famosa anche per le sue tante chiese barocche? Io proprio non lo immaginavo fino al mio viaggio qui, che mi ha portato a scoprire ogni angolo di questa città e me l’ha fatta mettere sul podio delle città con le chiese più belle da vedere.
Scherzi a parte, tra i tesori più belli di Lecce è impossibile non annoverare le sue famose chiese, una più bella e particolare dell’altra, soprattutto quelle barocche, che sono davvero un tripudio di bellezza, decori, soffitti in legno affrescati e chi più ne ha più ne metta.
Personalmente vi consiglio di vederne 6, più il seminario in Piazza Duomo che, oltre ad essere un Museo d’arte Sacra, ha posizionato al centro del cortile interno un vero gioiellino barocco: un pozzo unico nel suo genere.
Se vi sembrano troppe da vedere in una giornata, considerate che Lecce non è particolarmente grande e che tutte le sue chiese sono vicine… e comunque vale davvero la pena correre un po’, ma vederle tutte! 😉
Ultimo aggiornamento: aprile 2022 |
Tempo di lettura: 11 minuti |
In questo articolo
La chiesa delle chiese: la Cattedrale di Lecce



📍 Indirizzo: Piazza del Duomo
Accedere a Piazza del Duomo significa varcare le porte di un mondo unico, molto barocco e sfarzoso e sicuramente poco discreto e modesto.
Non è solo l’unicità della cattedrale di Santa Maria Assunta e Sant’Oronzo che si colloca su questa piazza chiusa in modo alquanto singolare, visti i suoi due ingressi, ma sono proprio i palazzi circostanti e tutto l’insieme, che sotto il sole di agosto ha creato una scenografia unica.
Situata nel cuore di Lecce, la cattedrale è il simbolo del barocco leccese e una delle chiese più belle da vedere in città: dentro e fuori un tripudio di decori, statue, affreschi e tanto altro. Impossibile non innamorarsene!
3 volte cattedrale: alcune curiosità sulla storia di questa chiesa leccese
La cattedrale di Lecce è stata costruite ben 3 volte. La prima volta correva il 1144 e fu costruita una prima chiesa su volere del vescovo Formoso. Non molto tempo dopo, il vescovo Voltorico volle dare nuova vita alla cattedrale, così venne nuovamente ricostruita in stile romanico, era il 1269.
Quello che oggi è visibile è il risultato della 3° ristrutturazione, avvenuta nella seconda metà del 1600 su volere del vescovo Pappacoda, che affida il progetto all’architetto Giuseppe Zimbalo, detto lo Zingarello, uno degli architetti barocchi più famosi in città. La cattedrale viene definitivamente conclusa nel 1670, dopo 11 anni di lavori.
L’esterno: qual è il portale d’accesso principale?
Come si suol dire, le apparenze ingannano! Facile pensare che l’accesso principale alla cattedrale sia il primo che si vede entrando in piazza del Duomo. Primo perché è davvero meraviglioso e di certo non passa inosservato, secondo, è da qui che i tanti visitatori accedono alla chiesa e quindi c’è sempre un gran via vai di gente. Però non è così.
L’accesso principale alla Cattedrale di Santa Maria Assunta e Sant’Oronzo è quello collocato accanto all’Episcopio, decisamente in posizione nascosta e molto meno interessante rispetto a quello laterale: praticamente passa inosservato.
Facile capire perché quello laterale sia quello più valorizzato: essendo il primo punto che salta all’occhio entrando in Piazza, Zingarello decise di renderlo bello ed elegante, con il grande portale e soprattutto la sua parte superiore che, tra archi e decori, ospita le statue dei santi patroni della città. Al centro Sant’Oronzo e accanto Fortunato e Giusto.
Davvero molto bello anche se, a mio avviso, tra il mare di chiese barocche che è possibile vedere a Lecce, la facciata del Duomo potrebbe essere un po’ declassata da altre più particolari e sontuose. Nonostante ciò, l’effetto della piazza nel suo insieme è unico!
Lo sfarzoso interno della Cattedrale di Lecce
L’ambiente interno del Duomo di Lecce è un tripudio di colori dati dai marmi policromi con cui è stata realizzata, i tanti affreschi, le sfarzose cappelle e il fantastico controsoffitto, per me la vera bellezza di questa chiesa!
Realizzato nel 1600, il controsoffitto è realizzato in legno intagliato e impreziosito da dettagli in oro: davvero difficile staccare lo sguardo da quanto è bello. È intervallato da 3 tele con raffigurati alcuni degli episodi più importanti della vita di Sant’Oronzo, l’amato patrono della città.
Passeggiando tra le sue navate non passano inosservati anche gli altari, tra i più importanti quello dedicato alla natività, famoso perché la cornice in cui vi sono le statue di Maria, Giuseppe e Gesù è una delle massime rappresentazioni del barocco leccese, visti i tanti decori con fiori, frutti e angioletti che contraddistinguono soprattutto le colonne che incorniciano il dipinto. A completare l’opera dietro il presepe, il quadro con raffigurata l’Annunciazione.
Passeggiando qua e là per la cattedrale vi imbatterete in molte altre bellezze: nel transetto a destra c’è il grande altare dedicato a Sant’Oronzo; oppure il grande l’organo a canne, realizzato però a inizio ‘900. Sicuramente non vi annoierete durante la visita.
La cripta


Se non ricordo male era vietato fare fotografie qui sotto, ma ammetto che con un po’ di discrezione sono riuscita a rubare qualche scatto.
La cripta cinquecentesca, da cui si accede dalle navate laterali, vi porta in un mondo sotterraneo davvero singolare e molto semplice. Dedicato a Santa Maria della Scala, a colpire è il mare di colonne bianche che la contraddistingue e crea un effetto ottico davvero bello. Nessun colore, se non le greche in blu che caratterizzano il pavimento (molto portoghese) e il bianco della pietra leccese, che lo rende molto candido e luminoso, seppure sia una cripta.
Girando nell’ambiente vedrete poi 4 antichi (ma semplici) altari seicenteschi, mentre sul pavimento ci sono iscrizioni e in alcuni angoli si aprono pertugi protetti da vetri con all’interno le ossa dei defunti. Davvero da vedere!
Il Campanile
Coperto a causa dei restauri e quindi passato inosservato, il campanile che affaccia su Piazza del Duomo è considerata una delle chicche che questo luogo offre.
Con un’altezza di circa 70 metri, domina fiero Piazza Duomo e guarda dall’alto la città. Anch’esso in stile barocco, in perfetto abbinamento con gli edifici circostanti, il campanile venne realizzato a fine del 1600 e richiese circa 20 anni di lavoro.
Incantevole mi sembra l’aggettivo giusto per descriverlo. Peccato non sia potuta salire per vedere la città dall’alto e la caratteristica piazza sottostante, a causa dei lavori di ristrutturazione . Dicono che nelle giornate più limpide lo sguardo arrivi a vedere anche le montagne dell’Albania, oltre il Mar Adriatico.
L’Episcopio
Episco… che? Anche io ho avuto questa reazione quando ho sentito questa parola, ma ve la farò molto semplice: l’episcopio è il palazzo dove viveva l’arcivescovo di Lecce e, in passato, il vescovo della città. Altro non è che l’elegante palazzo situato in fondo a Piazza del Duomo, esattamente sulla destra dell’accesso principale della basilica.
Impossibile non notarlo perché, nonostante si fonda perfettamente con tutto ciò che lo circonda, il grande cancello d’ingresso, le statue e i decori lo rendono davvero bellissimo.
Oltre la bellezza delle Chiese di Lecce: il seminario


📍 Indirizzo: Piazza del Duomo
Affacciato su Piazza del Duomo, proprio di fronte al campanile, l’elegante Palazzo del Seminario, realizzato nel 1709 su progetto di Giuseppe Cino e poi ampliato nel 1729, non passa inosservato per la bellezza della sua facciata e anche perché al suo interno ci sono vari tesori da scoprire.
Oltre ad alcuni uffici della Diocesi e la biglietteria dove potrete acquistare il ticket per il circuito del barocco leccese, al suo interno potrete visitare il Museo di Arte Sacra al primo piano e la Galleria d’Arte Sacra Contemporanea al piano terra.
Qui sono conservati alcuni capolavori di arte sacra. Non essendo amante di questo genere di arte, non posso certo dire che mi ha colpito particolarmente. Si tratta di dipinti risalenti al 600/700 e quindi importanti per il patrimonio artistico del territorio. Tra le tante opere, particolare attenzione è stata data al capolavoro di Paolo Finoglio “Sacra Famiglia del Cucito”.
Quello che invece merita la visita è in assoluto lo sfarzoso ed elegante pozzo in stile barocco posizionato al centro del cortile: mi ha davvero lasciato a bocca aperta per i decori naturalistici, anche legati all’acqua, i putti e chi più ne ha ne metta. Davvero un capolavoro fin nei minimi particolari. Il pozzo è poi sormontato dalla statua di Sant’Irene, l’antica patrona della città.
La mia preferita: La Basilica di Santa Croce

📍 Indirizzo: Via Umberto I, 1
Santa Croce (la chiesa in copertina), talmente bella da essere considerata Basilica Minore e massima espressione del barocco leccese, è in assoluto la chiesa che più mi è piaciuta a Lecce: sarà la sua maestosa facciata tutta fronzoli e decori, oppure l’interno che, nella sua regala eleganza, stupisce davvero.
Ancora ricordo la sua meravigliosa facciata brillare al sole in fondo a Via Umberto I. Il suo grande rosone centrale e tutti i decori la facevano davvero risplendere sotto un cielo di un turchese surreale.
A proposito della facciata, se la guardate attentamente vedrete che è praticamente divisa in due parti, risultato di una serie di restauri avvenuti tra il ‘500 e il ‘600. La parte inferiore, più semplice, è quella più rinascimentale, mentre la parte superiore è un tripudio di bellezza, prettamente associata al barocco che caratterizza il ‘600 e Lecce. In questa parte, osservate anche la balaustra sormontata da angioletti, ma anche animali bestiali… spettacolare.
All’interno, subito sono stata catturata dal soffitto in legno scuro intagliato che contrasta con il candore della chiesa. In fondo, si apre la grande cupola che illumina tutta la chiesa.
Non perdetevi anche la bellezza delle cappelle e dei suoi altari: uno più decorato e sfarzoso dell’altro, lasciano davvero a bocca aperta. Il mio preferito (e anche il più importante) è l’altare di San Francesco di Paola. La sua particolarità sono le 12 raffigurazioni nelle “ante laterali” che mostrano episodi della vita del Santo.
Una curiosità sulla sua ubicazione: la Chiesa di Santa Croce si trova nel quartiere di San Martino che fino al 1541 era la Giudecca. Una volta espulsi gli ebrei dalla città di Lecce su volere del Re del Regno di Napoli, fecero costruire questa chiesta tra il 1500 e il 1600… et voilà.
La Basilica di Santa Chiara



📍 Indirizzo: P.za Vittorio Emanuele II
Rispetto a Santa Croce, la Basilica di Santa Chiara, mi ha colpito maggiormente per le bellezze custodite al suo interno rispetto all’esterno e alla facciata, molto più semplice se paragonata alle altre chiese barocche viste a Lecce e con l’unica particolarità data dalla sua convessità.
Una volta entrati, difficile capire su cosa puntare lo sguardo: la chiesa, a forma ottagonale, ha diverse cappelle, 6 per la precisione, ognuna decorata con putti, richiami alla natura, statue e molto altro. Una più bella dell’altra!
Poi ancora un grande altare maggiore e, cosa ancora più particolare, il soffitto illuminato dalle grandi finestre sottostanti, che sembra realizzato in legno, ma in verità è cartapesta. Per la precisione 300 moduli che coprono 300 mq.: davvero inganna. Sul soffitto anche una data: 1738, si pensa corrisponda alla data di fine lavori.
Un’ultima info: un po’ come tutto il barocco leccese, anche la basilica di Santa Chiara è stata realizzata dall’architetto che lavorò alla Basilica di Santa Chiara, Giuseppe Cino, rifacendo un edificio del 1400 verso la fine del 1600.
La Basilica di San Matteo: le chiese di Lecce


📍 Indirizzo: Via dei Perroni, 29
Sarà un po’ per la forma convessa della sua facciata, sarà che dopo aver visto tante chiese barocche molti elementi si ripetono, ma la prima impressione che ho avuto quando ho visto esternamente la Chiesa di San Matteo è che sia molto simile alla Basilica di Santa Chiara, ma in verità, ci sono dei tratti che la rendono unica nel suo genere.
La Basilica di San Matteo, infatti, è considerata un esempio unico di barocco romano, tipico dell’architetto Borromini. Quali sono gli elementi che lo suggeriscono? La facciata che per metà è concava e per l’altra convessa. Ancora più particolare la decorazione della parte sotto, detta a squame, che gli dona quel tocco in più. Comunque, in generale è tutta impreziosita da decori, difficile fermare lo sguardo su una cosa sola.
Una volta al suo interno, passeggiate per ammirare le tante cappelle decorate ai lati della chiesa. Tra le più famose quella che racchiude un pezzo di affresco della Madonna della Luce, un vero tesoro perché risale al Medioevo (1400 circa), a cui è dedicata oggi la chiesa. Ad intervallare gli altari, 12 statue che rappresentano gli Apostoli, realizzate dal Buffelli nel 1692. Sopra le cappelle potete notare varie bifore: da qui le francescane assistevano alla messa. La chiesa fu realizzata a fine del 1600, inizi del ‘700 su un’antica cappella risalente al 1400 dedicata a San Matteo. Annesso, una volta, c’era un monastero dell’ordine delle francescane, oggi non più presente.
Da ultimo date uno sguardo al grande organo settecentesco: questo doveva essere collocato nella Basilica di Santa Croce, ma una volta soppresso l’ordine delle celestine che lì vivevano e quindi l’abbandono della chiesa, questo venne collocato nel Duomo e infine qui.
Sant’Irene, tra le chiese più belle e famose di Lecce


📍 Indirizzo: Via degli Antoglietta
Impossibile non passare davanti alla Chiesa di Sant’Irene, posizionata nel centro storico di Lecce, precisamente su uno dei corsi principali che conduce nella bella Piazza Sant’Oronzo.
Costruita tra il 1590 e il 1640 circa, fu voluta dai padri teatini. Il progetto comprendeva una chiesa, tra le più imponenti e belle di Lecce, ma anche un grande convento.
Incastonata tra i palazzi storici, spicca per la sua grandezza ed imponenza e la sua facciata. Durante la nostra visita purtroppo i battenti erano chiusi, quindi non siamo potuti entrare, ma già dall’esterno è un bel vedere.
La grande facciata, con il suo enorme portale d’accesso e le “finte finestre”, è completamente decorata.
L’interno, in linea con tutte le altre chiese leccesi, è in stile barocco e spiccano 13 altari. Un vero peccato non poterla visitare perché vi si trova anche un convento, luogo appunto dove vivano i padri teatini, e un pittoresco chiostro. Sarà per la prossima volta!
La Basilica minore di San Giovanni Battista al Rosario
Indirizzo: via Giuseppe Libertini
Pazzesco l’esterno della Basilica di San Giovanni Battista al Rosario, una chiesa nel cuore di Lecce costruita sul finire del ‘600 inizi ‘700 da Zimbalo che, ormai anziano, morì durante i lavori e l’opera venne completata da altri due architetti.
Questa meravigliosa basilica è stata costruita su un’altra chiesa fondata dai domenicani nel 1300. Dentro non l’ho visitata, ma la facciata mi ha colpito per la sua bellezza, la ricchezza dei decori e delle statue. Inoltre sembra divisa in due da una balaustra completamente decorata che la rende davvero meravigliosa.
Ticket circuito chiese barocche a Lecce
Vale la pena fare il ticket del circuito delle chiese barocche? Io dico di si! Grazie ad un biglietto di soli 9€ potete vedere tutte le chiese più belle di Lecce o almeno quelle considerate le più caratteristiche del Barocco Leccese.
Potete acquistare il ticket in Piazza Duomo, all’ingresso del seminario, oppure online sul sito Lecce Ecclesiae. Il ticket comprende l’ingresso a:
- Il Duomo di Lecce, il Seminario e il Museo
- Basilica di Santa Croce
- Chiesa di San Matteo
- La Basilica di Santa Chiara
Esclusa è la Chiesa del Carmine e di San Giovanni Battista al Rosario. L’ingresso per queste due è gratuito.
Che dire…
Premetto che prima di questo viaggio non sapevo praticamente nulla del barocco leccese, ma dopo averlo visto con i miei occhi devo dire che vedere le varie chiese del repertorio di Lecce merita davvero tanto!
Non c’è bisogno di troppi giorni a disposizione: anche se trascorrerete un giorno a Lecce, riuscirete comunque a vederle tutte e ad ammirare la loro bellezza, sia esteriormente che i ricchi interni.
La Puglia però si sa… è bella tutta, da nord a sud. Se quindi state pensando ad una vacanza in questa zona, ecco il mio itinerario: 10 giorni di vacanze trascorsi in Puglia partendo da Polignano a Mare e scendendo verso il Salento, facendo tappa in Val d’Itria e Lecce.
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E voi, lo conoscevate il barocco leccese?
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