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Tutti i percorsi (anche gratuiti) per raggiungere le Tre Cime di Lavaredo

da | Ago 5, 2022

Tempo di lettura: 12 minuti

Patrimonio UNESCO dal 2009, le Tre Cime di Lavaredo sono considerate il simbolo delle Dolomiti, meta di molti turisti pronti a scoprire la loro naturale bellezza e gli incredibili paesaggi circostanti facendo trekking su uno dei tanti percorsi, anche gratuiti, che vi permetteranno di raggiungerle.

A vederle ricordano tre capolavori architettonici, ma qui l’unica artista è la natura, che ha formato questo massiccio spettacolo di roccia calcarea, che assume le più belle sfumature del grigio e del blu. Le Tre Cime hanno anche un nome e sono di altezze diverse: la Cima piccola è la più piccina delle tre, con un’altezza di 2857 m, la riconoscerete perché ha la forma più irregolare; la Cima grande è la cima centrale ed è alta 2999 m; infine, la Cima ovest è la vetta che affaccia a ponente ed è alta 2973 m.

Le famosissime Tre Cime di Lavaredo dominano incontrastate uno dei panorami più belli delle Dolomiti, a cavallo tra le Alpi di Sesto nella regione del Trentino-Alto Adige e di Auronzo di Cadore nel Veneto, precisamente nel Parco Naturale Tre Cime. Vari i percorsi che si possono seguire per raggiungere le Tre Cime di Lavaredo, alcuni più semplici, altri per i più esperti, ma tutti accomunati da paesaggi unici, per una vacanza into the wild 🙂

Ultimo aggiornamento: agosto 2022
Tempo di lettura: 12 minuti

Giro delle Tre Cime di Lavaredo dal Rifugio Auronzo

Tempo di percorrenza: circa 4h 
Lunghezza giro: circa 9 km
Dislivello: 500 m
Partenza: Rifugio Auronzo
Arrivo: punto di partenza
Difficoltà: facile
*N° sentiero: 101, 105 
👉🏻 Info: Turismo Sudtirol 

Se non siete particolarmente preparati ad affrontare lunghi percorsi di 3/4 ore (solo andata), questo è l’itinerario che fa al caso vostro, con partenza al Rifugio Auronzo e giro intorno alle Tre Cime di Lavaredo.

Ciò che dovete fare è prendere la vostra auto e viaggiare in direzione del Lago di Misurina e arrivati qui seguire le indicazioni per le Tre cime/Rifugio Auronzo. Se provenite da Dobbiaco, troverete la strada sulla sinistra prima del Lago di Misurina, se arrivate da Cortina d’Ampezzo la strada è sulla destra e dovrete superare il Lago.

Salendo, incontrerete uno sbarramento dove pagare un pedaggio di 30,00€ per poter proseguire oltre e raggiungere il parcheggio del Rifugio Auronzo. Il pedaggio cambia se siete in moto o in camper. A mio avviso il costo del pedaggio è un po’ eccessivo, ma come sempre una meta gettonata deve essere salvaguardata e quindi si cerca con questi espedienti di contenere il numero di visitatori.

Inoltre, se visitate questa zona in periodi molto affollati (tipo la settimana di ferragosto), vi consiglio di venire qui mooooolto presto la mattina. Infatti, è una zona molto trafficata e molto probabilmente ci sarà la coda per salire, la coda per pagare, la coda per parcheggiare, insomma, la coda per tutto. Non solo! Spesso già alle 9.00 la salita al Rifugio Auronzo viene chiusa da un posto di blocco della polizia, che regola anche il traffico in questa zona. Insomma, altro che Venezia, c’è molta più gente quassù, anche se non si può che confermare quanto ne valga la pena per la sua bellezza unica!

Da qui inizia il famoso giro delle Tre Cime di Lavaredo, un percorso alla portata di tutti che vi permette di scoprire questo paradiso da ogni sua angolazione. Vi basterà seguire il sentiero 101, verso il Rifugio Lavaredo. Poi potrete scegliere di proseguire verso il Rifugio Locatelli, dove la vista delle Cime è spettacolare e completa, oppure concludere il vostro giro seguendo per il sentiero 105, che vi riconduce al punto di partenza.

Questo è sicuramente il percorso più gettonato: non potrete certo sbagliare i sentieri. Sono talmente affollati che vi basterà seguire i tanti escursionisti oppure, se avete dei dubbi, chiedere a qualcuno durante il tragitto.

Il giro dura comunque un po’, circa 3/4h, ma è il meno faticoso di tutti con un dislivello di soli 500 m e il panorama è talmente bello che non vi accorgerete nemmeno della stanchezza 🙂

Come raggiungere le Tre Cime di Lavaredo: i percorsi gratis più famosi

Prima di partire per un’escursione alle Tre Cime di Lavaredo vi consiglio di recarvi in un ufficio turistico e di avere tutte le informazioni utili e capire quale sia il percorso migliore per voi per raggiungere le Tre Cime di Lavaredo, così da evitare brutte sorprese. Infatti, alcuni di questi trekking potrebbe rivelarsi impegnativi.

Dopo una capatina all’ufficio informativo di San Candido e grazie al nostro oste, che ci ha suggerito alcuni sentieri da fare per raggiungere questo incantevole luogo, ecco i consigli e le informazioni che possiamo condividere per aiutarvi a programmare al meglio la vostra visita. A dimenticavo, i percorsi di cui vi parlo sotto per raggiungere le Tre Cime di Lavaredo sono tutti gratuiti.

Il percorso meno conosciuto: dal Lago Landro alle Tre Cime di Lavaredo

Tempo salita: circa 3h
Tempo discesa: circa 2h
Lunghezza a/r: circa 10 km
Dislivello: circa 970 m
Partenza: Lago di Landro (Val di Landro)
Arrivo: Rifugio Locatelli
Difficoltà: difficile
*N° sentiero: 102
👉🏻 Info: Turismo Sudtirol

Su consiglio del gentile oste del nostro hotel, abbiamo deciso di seguire questo percorso per vedere le Tre Cime di Lavaredo. Il sentiero, il numero 102, parte dalla Val di Landro, a pochi passi dall’omonimo lago e, risalendo la Val di Rienza, si raggiungono le meravigliose Tre Cime di Lavaredo dal lato Nord.

Facile riconoscere il punto di partenza visto che è proprio qui che c’è il famoso punto panoramico dal quale si possono vedere le meravigliose Tre Cime senza necessariamente arrivare in vetta.

A proposito di questo percorso che vi porta alle Tre Cime di Lavaredo, dividerei il percorso in tre parti. La prima parte è in salita, ma nulla di troppo esagerato o faticoso. Si costeggia il fiume Rienza in una bella cornice; a tratti sembra di camminare addirittura nel suo letto. Il secondo pezzo, il più lungo, richiedere invece un bello sforzo perché sono perlopiù gradoni e si sale moltissimo in poco tempo. Infine, il terzo tratto si apre già con una vista incredibile sulle Tre Cime di Lavaredo, che vi accompagna sino al Rifugio Locatelli. Qui c’è anche un’altopiano con dei laghetti, luogo perfetto dove fare pic nic, rilassarsi e sentire in lontananza una marmotta che fischia. Anche l’ultimo tratto è sempre in salita, ma almeno non è tutto un sentiero di gradoni.

Arrivati in cima, nessuno vi vieta di fare anche il giro intorno alle Tre Cime, tenete però conto della fatica e del rientro, così da evitare di trovarvi ad orari sgradevoli in cima alla montagna.

Personalmente non ero molto preparata, ma comunque in 2h40 abbiamo raggiunto la meta. Il sentiero non è molto frequentato, anzi c’è pochissima gente e questo lo rende ancora più bello. Il paesaggio è meraviglioso e sin dal parcheggio si scorgono le Tre Cime di Lavaredo, infatti (come vi dicevo) proprio qui c’è il famoso punto panoramico da dove vederle senza troppa fatica.

Se arrivate in auto, potete parcheggiare accanto al punto panoramico, oppure direttamente al Lago di Landro. Noi abbiamo scelto la prima opzione, il costo è di 7€ per tutta la giornata, che potrete pagare alle macchinette (solo monete – non prende carta e il bancomat era fuori uso) oppure con la comoda app Easypark (la consiglio visto che si può parcheggiare ovunque con questa comoda app).

Insomma, tanta fatica, ma che spettacolo!

Uno dei percorsi più gettonati: da Sesto alle Tre Cime di Lavaredo

Tempo salita: circa 3h
Tempo discesa: circa 2h
Lunghezza a/r: circa 12 km
Dislivello: circa 960 m
Partenza: Moso/Sesto (Val Fiscalina)
Arrivo: Rifugio Locatelli
Difficoltà: difficile
*N° sentiero: 102
👉🏻 Info: Dolomiti Review

Tra i percorsi più famosa per raggiungere le Tre cime di Lavaredo c’è quello dalla Val Fiscalina, precisamente da Sesto, a pochi passi da San Candido.

Una volta parcheggiato ai Bagni di Moso (8€ per l’intera giornata), potrete seguire il sentiero numero 102. La prima tappa, raggiungibile con un tratto abbastanza pianeggiate, è il Rifugio Fondovalle e da qui si prosegue verso la meta, il Rifugio Locatelli.

Paesaggisticamente, questo percorso è una chicca! Si snoda dalla Val Fiscalina, fino alla Val Sassovecchio. Tra massi, cucuzzoli, cime e laghi alpini, il percorso che si calcola essere di circa 3h potrebbe prolungarsi tra uno scatto qui e uno la. Tra le cose più interessanti da vedere, c’è la Cima Una e le Crode Fiscaline, poi la Torre di Toblin e il Sasso di Sesto. Infine, a 2300 metri, troverete i due Laghi dei Piani, ai piedi del Monte Paterno.

Arrivati in vetta poi, lo spettacolo è assicurato: vedrete il grande Rifugio Locatelli con alle spalle le spettacolari Tre Cime di Lavaredo, un’immagine davvero suggestiva.

Anche questo sentiero è abbastanza impegnativo visto il dislivello di quasi 1000 metri. Il rientro richiede meno tempo (circa 2h), ma non meno impegno.

Rispetto al sentiero dal Lago di Landro, questo è maggiormente conosciuto e trafficato, per questo noi abbiamo optato per l’altro. Le informazioni che ho condiviso le ho avuto all’ufficio informativo del turismo a San Candido e dal nostro gentile oste che ci ha spiegato dettagliatamente questa escursione.

Il più impegnativo: dalla Val Campo di Dentro alle Tre Cime di Lavaredo

Tempo salita: circa 3h30
Tempo discesa: circa 2h
Lunghezza a/r: circa 12 km
Dislivello: circa 1100 m
Partenza: Parcheggio Val Campo di Dentro
Arrivo: Rifugio Locatelli
Difficoltà: difficile
*N° sentiero: 105
👉🏻 Info: Turismo Sudtirol

Altro percorso davvero molto suggestivo per arrivare alle Tre Cime di Lavaredo è attraverso il sentiero 105, che si snoda per la Val Campo di Dentro.

Il percorso inizia dopo aver parcheggiato all’imbocco di questa valle, tra San Candido e Sesto. I parcheggi sono 2 e a pagamento (8€ l’intera giornata). Dopo le 9.00 non è possibile proseguire al secondo parcheggio, che potrete raggiungere solo con la navetta.

Una volta partiti, la prima meta è il Rifugio Tre Scarpieri. In circa 1h30 potrete arrivare qui con un percorso pressoché pianeggiate, adatto a tutti.

Inizia poi la salita e il sentiero diventa più duro e vi porterà fino al Passo Alpe Mattina, a 2446 metri di altitudine, con una vista mozzafiato sulle Tre Cime di Lavaredo, il Monte Paterno e tutte le Dolomiti. Si passa poi per la torre di Toblin ed il sasso di Sesto e si arriva infine al rifugio Locatelli.

A proposito della discesa, potrete optare per due vie: fare la strada dell’andata; oppure potete seguire il sentiero 102 e scendere per la Val Fiscalina. Da qui c’è la connessione con il bus fino al parcheggio della valle (cercate maggiori info sugli orari e i collegamenti).

I Rifugi delle Tre Cime di Lavaredo

come arrivare rifugio locatelli

Ecco una lista dei rifugi più famosi dove potrete trovare ristoro, un bagno o semplicemente una pausa dopo la lunga salita. I rifugi che riporto sono solo quelli che si trovano più vicini alle Tre Cime di Lavaredo e non tutti quelli che effettivamente sono presenti nella valle o lungo i vari sentieri 😉

Il Rifugio Locatelli

L’avrete già trovato mille volte questo nome nel mio articolo, questo perché il Rifugio Locatelli è punto di arrivo della maggior parte delle escursioni.

Situato a 2438 metri di altitudine, da qui la vista sulle Tre Cime di Lavaredo è pazzesca e completa. Salendo poi dalla Val Fiscalina o dalla Val Campo di Dentro, lo vedrete in una cornice unica.

Il rifugio è molto grande. Ci sono i servizi e si può mangiare.

Attenzione che è aperto da giugno a settembre. Sul sito internet potrete trovare tutte le info e chiamare per chiedere maggiori dettagli sul pernottamento o altro 😉

Il Rifugio Auronzo

Posizionato a 2330 metri di altitudine, il Rifugio Auronzo è il più gettonato quando si vuole raggiungere le Tre Cime di Lavarendo senza troppa fatica. Pensate che è stato inaugurato nel 1925, ma nel 1955 venne distrutto da un incendio. Ovviamente venne ricostruito e prese il nome di Rifugio Auronzo.

La struttura ha a disposizione 99 posti letto e un bel ristorante e garantisce una vista pazzesca sulla parete nord delle Tre Cime di Lavaredo. Proprio da qui parte il giro che vi permette di scoprire ogni bellezza del posto.

Possiamo considerarlo il principale punto di riferimento per le escursioni in questo incantevole luogo.

Il Rifugio Lavaredo

Costruito nel 1954, il Rifugio Lavaredo si trova nel versante Veneto, proprio ai piedi delle Tre Cime. Dai suoi 2344 metri di altitudine la vista sulle famose Cime sulle Dolomiti è spettacolare.

Nonostante i posti a dormire non siano moltissimi, ci sono comunque diverse camere, oltre che un ristoro. Per poterlo raggiungere basta seguire il sentiero 101 dal Rifugio Auronzo. Il percorso è semplice e prettamente pianeggiate. Se arrivate invece al Rifugio Locatelli la camminata è un po’ più intensa e ci vuole circa 1h40.

La malga dei Pastori

Purtroppo noi non ci siamo stati, ma durante la salita abbiamo incontrato sei simpatici escursioni che durante il tragitto ce ne hanno parlato e anche molto bene! La Malga dei Pastori si trova ai piedi delle Tre Cime, sotto il comune di Dobbiaco ed è super consigliato per pranzare e provare i prodotti tipici locali.

Inoltre, li vicino si apre un bellissimo prato dove fermarsi a riposare con vista Tre Cime. Che volete di più? 🙂

Se volete fare un itinerario alternativo, sul sito delle Dolomiti ho trovato un percorso interessante alla scoperta dei rifugi e malghe più belle nella zona delle Tre Cime di Lavaredo. Scoprite tutti i dettagli!

Programmare la visita: dove dormire e quando andare alle Tre Cime di Lavaredo

Il periodo perfetto per visitare le Tre Cime è giugno e luglio, quando le temperature sono più favorevoli e miti. Anche agosto è un ottimo mese, ma è molto affollato. D’inverno la neve regala scorci unici, ma se volete fare la vostra escursione in questo periodo, verificate di avere l’attrezzatura adeguata.

A proposito di dove dormire, come vi dicevo all’inizio, le Tre Cime di Lavaredo si trovano tra l’Alto Adige e il Veneto. Noi abbiamo optato per una vacanza in Alta Pusteria e di dormire precisamente a Villabassa, a pochi minuti da Dobbiaco. La scelta migliore visto che ci ha permesso in massimo mezzora di visitare le attrattive più belle della Val Pusteria, oltre che la Val di Braies e la Valle d’Ampezzo. Ottima scelta anche San Candido e Dobbiaco.

Oppure nel versante Veneto, si può optare per Misurina (attenzione che non ci sono molte strutture a disposizione), o Cortina e dintorni, punto tattico per molte altre escursioni.

I consigli utili per un trekking alle Tre Cime di Lavaredo

  • Prima di intraprendere uno dei vari percorsi di cui vi ho parlato sopra per raggiungere le Tre Cime di Lavaredo, rivolgetevi sempre ad un ufficio turistico per tutti i dettagli sulle escursioni. E’ importante essere a conoscenza di tutti i percorsi. Non si scherza mai con la montagna.
  • Evitate cose stupide come abbandonare i sentieri, infilarvi in percorsi non conosciuti o segnalati. Per quanto si è in confidenza con la montagna, ci sono sempre sorprese dietro l’angolo.
  • Verificate sempre il meteo prima di partire e in caso di tempo avverso rimandate la vostra escursione.
  • Non dimenticate acqua e snack. La salita è molto faticosa, un pezzo di cioccolato fondente e tanta acqua aiutano ad idratarsi e rimanere in forza. Questo soprattutto perché le salite sono belle toste e si suda parecchio.
  • Cambio nello zaino: non è così banale, ma dopo una salita di 3 ore sarete sudati e l’aria lassù è bella fredda (noi ci siamo beccati tipo 8 gradi e il vento). Rimanere bagnati e infreddoliti non aiuta, anzi, potrebbe rovinarvi le vacanze! Anche se avete freddo, mettevi al riparo e cambiate subito gli abiti bagnati, così da rimanere asciutti.
  • Vestirsi a cipolla: amo la montagna, ma odio gli sbalzi di temperatura e qui è un continuo! Sole bollente che brucia, poi vento, poi pioggia, poi caldo… insomma l’ideale è pantaloni lunghi con le zip che diventano corti, maglia a maniche corte, felpa e giacca a vento. Perfetto sarebbe nulla in cotone, ma tutto in tessuto tecnico, così che sia ad asciugatura rapida.
  • I bastoncini da trekking aiutano! Eccome! Io non le avevo, ma consiglio di comprarle. Aiutano a salire e aiutano a scendere, dando maggiore stabilità e sicurezza.
  • Crema solare: il sole in montagna è abbastanza aggressivo, non dimenticate almeno una protezione 30.
  • In salita: nei momenti di maggiore difficoltà fermatevi e prendete una boccata d’aria, così da permettere anche al corpo di adattarsi all’altitudine. Io per aiutarmi quando sono affaticata faccio respiri lunghi e profondi così da ossigenarmi meglio.
  • In discesa: scendendo i muscoli devono trattenere richiedendo uno sforzo maggiore. Per evitare poi dolori o infiammazioni, consiglio di prenderla in tutta calma, fare delle pause e ogni tanto lasciarsi andare a brevi corse, così da evitare di trattenere troppo e lasciar morbido il muscolo. I bastoncini aiutano molto!
  • Banale, ma portate via la vostra spazzatura! Rispettiamo la montagna, la natura e gli animali che vivono qui. Li disturbiamo già abbastanza con la nostra presenza, evitiamo quindi di lasciare le nostre porcherie.

Le Tre Cime di Lavaredo è sicuramente uno dei luoghi più famosi e gettonati delle Dolomiti, d’altronde un panorama così è davvero unico ed è possibile godersi ancora di più i suoi incredibili paesaggi grazie ai vari percorsi che vi permettono di raggiungerle. Incredibili i paesaggi e le bellezze che si possono vedere durante il tragitto e non vi dico quanta soddisfazione una volta giunti in vetta.

Prima di partire, non dimenticatevi di consultare i siti del turismo per avere maggiori dettagli e informazioni per programmare la vostra visita alle Tre Cime di Lavaredo. Consiglio il sito del turismo del Sudtirol. A proposito di questa escursione, ho trovato anche un articolo molto interessante sul Touring Club, dategli un occhio è davvero molto utile! 🙂

Se siete in questa zona, segnatevi anche questi luoghi da visitare:

Non perdetevi poi:

E voi… Quale percorso vi ha più incuriosito per scoprire per le Tre Cime di Lavaredo?

2 Commenti

  1. aquilasolitaria

    Dal rifugio Auronzo ……ho letto “”garantisce una vista pazzesca sulla parete nord delle Tre Cime di Lavaredo.”” ………se non erro, la vista è sulla parete sud ……

    Rispondi
    • Marti D.

      Grazie della precisazione 🙂

      Rispondi

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