Vienna è una meravigliosa città imperiale dove vedere maestosi palazzi, castelli, stanze favolose, arredi di altre epoche, argenterie e molto altro ancora sono stati lasciati in eredità dagli Asburgo. Vista così la ricchezza di dettagli avuta durante le varie visite, ho deciso di condividere con voi i segreti dei palazzi, le stanze più belle e raccontare un po’ di storia degli Asburgo, soprattutto legata alla leggendaria Sisi.

La casata degli Asburgo è una delle dinastie più antiche d’Europa, che ha regnato per molti secoli sull’Austria e altri territori europei. Proprio per l’antichità delle sue origini, non si sa bene dove sia nata, ma pare in Svizzera. Al contrario, si conosce bene la sua fine, infatti la discendenza diretta termina con la morte di Maria Teresa d’Austria nel 1780. I suoi discendenti continueranno poi a governare grazie ai vari intrecci, tra cui con la casata Lorena, fino poi a perdersi del tutto con la morte di Francesco Giuseppe I.

L’impero formalmente si scioglie nel 1919, dopo essere uscito sconfitto dalla Prima Guerra Mondiale.

Tra i vari titoli dei regnanti, c’era Imperatore del Sacro Romano Impero.

Ovunque per la città, le opere commissionate dagli Asburgo sono ben visibili: viali, giardini, musei e soprattutto i Palazzi.

Ultimo aggiornamento: dicembre 2018
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La residenza Hofburg

Vienna e Palazzo Hofburg

Nel cuore di Vienna c’è il meraviglioso Palazzo Hofburg, che per molti secoli, è stata la residenza della casata degli Asburgo. Questo palazzo non solo era la residenza invernale della famiglia, ma era anche sede del Regno e centro amministrativo.

L’esterno è meraviglioso, imponente e con statue e fontane ad ogni angolo. Si accede attraverso un grande portale con un cancello in ferro battuto con applicate sopra la F e S.

Questo palazzo è davvero gigantesco: comprende moltissimi palazzi, giardini, piazze.

Oggi, al suo interno, è possibile vedere il Museo delle argenterie, il Museo di Sisi e gli Appartamenti reali.

Museo delle argenterie

Una volta varcato l’imponente ingresso, da subito si accede al Museo delle argenterie, dove prima sorgeva la “cancelleria imperiale”. Un tempo queste si trovavano invece nella “Camere delle Argenterie”.

Qui è possibile ammirare tutte le porcellane, i piatti, le cristallerie e i centro tavola utilizzati in varie occasioni dalla famiglia reale, per un totale di più di 7000 pezzi. Ciò che si può vedere è solo una piccola parte di quanto in realtà possedevano più di 150.000 oggetti. Davvero incredibile vedere i decori, l’alta manifattura, la bellezza e la ricchezza di queste pregiate porcellane e argenterie.

Il mito di Sisi rivive nel museo

All’interno del Palazzo Hofburg, c’è un Museo tutto dedicato a Sisi.

Sisi è uno dei personaggi più famosi della storia, soprattutto per i vari film che raccontano la sua vicenda d’amore con il Principe Franz. Il suo vero nome era Elisabetta, duchessa di Baviera e l’appellativo Sisi le fu dato dal principe Francesco Giuseppe I d’Austria. Il loro matrimonio la renderà imperatrice dell’impero Austroungarico.

La sua vita mi ha affascinato moltissimo, anche se il “vissero felici e contenti” non è stato proprio rispettato: durante la visita viene ribadito più volte quanto lui amasse lei e quanto lei, invece, non ricambiasse questo grande sentimento. Difatti, quando Sisi morì per mano di un anarchico italiano, Francesco Giuseppe I disse di non aver mai amato nessuno come amava lei.

Durante la visita con audioguida, viene raccontato soprattutto il punto di vista di Sisi e come lei stessa scriva di essersi sposata troppo giovane, senza comprendere il sacrificio e rimanendo bloccata in un’istituzione che non le apparteneva. Infatti, la bella principessa vivrà lontano possibile dalla sua “figura”, fuggendo così dagli obblighi di corte. Non solo, la principessa spingerà anche il suo Re a iniziare storie d’amore con altre donne.

Inoltre, la sua vita fu colpita da molti dolori, tra cui la morte suicida del figlio Rodolfo d’Asburgo-Lorena, erede al trono, e la morte della piccola Sofia a soli due anni, sua primogenita.

Durante le varie visite al museo e agli appartamenti si può anche vedere come Sisi trascorreva le sue giornate: la sua bellezza l’aveva resa vanitosa, tanto che trascorreva ore ad acconciare e curare con maschere i suoi lunghi capelli (lunghi quasi fino a terra), indossare vestiti meravigliosi oltre che fare palestra per mantenere il suo fisico snello e perfetto. Infatti, la bella Sisi era molto fissata con la sua bellezza, tanto che spesso digiunava per mantenere la sua vita, sottile.

La principessa Sisi
La principessa Sisi

Nel museo, c’è una sala con le riproduzioni di due dei suoi meravigliosi abiti, uno bianco e verde e uno tutto bianco e perle applicate. Ai muri, si possono ammirare alcuni suoi stupendi dipinti. Quello che mi è rimasto più impresso? Un quadro meraviglioso che la raffigura  con i suoi lunghi capelli acconciati con 27 stelle di diamanti. Che meraviglia. Una riproduzione di queste stelle e alcuni dei suoi gioielli si possono sempre vedere in questa sala.

Comunque è un personaggio molto affascinante che non ha mai voluto occuparsi di politica o affari di stato, se no per andare in soccorso della sua amata Ungheria: un Paese per il quale simpatizzava molto. A questo Stato però deve anche un grande dispiacere: su sua grande insistenza, Francesco Giuseppe I organizzò un viaggio in questa terra e fu proprio qui che le sue piccole figlie Sofia e Gisella si ammalarono. La seconda, sopravvisse miracolosamente.

I kaiserapartments

La visita agli appartamenti reali ricomprende 24 sale, tutte ancora riccamente decorate e arredate in stile rococò. Si possono ancora vedere stucchi dorati, arazzi, mobili in stile Luigi XV e impero, stufe in maiolica ed imponenti lampadari in cristalli di Boemia.

Dallo scalone imperiale si accede alle sale della guardia passando poi agli appartamenti di Francesco Giuseppe I. Si passa poi agli appartamenti di Sisi, dove, molto più che nella residenza estiva, si può vedere quanto era dedita al culto della bellezza, con la sua stanza da toeletta e i vari attrezzi per fare gli esercizi per mantenersi in forma.

Avendo visto prima il Palazzo di Schönbrunn, ammetto che molte sale si ricordano molto, mentre altre, invece, sono uniche nel loro genere.

Tra le sale che mi sono piaciute di più c’è la Sala delle conferenze, dove si riuniva il consiglio dei ministri. Curioso il busto della madre di Francesco Giuseppe I, che lo affiancò per tutta la vita come consulente politica e confidente. Fu proprio grazie a lei che divenne imperatore, spingendo il marito a rinunciare al trono in favore del figlio.

Molto bella invece la Camera da letto e salotto, dapprima condivisa dai reali, diventa poi la camera di Sisi.

Davvero particolari le stanze Bergl, dal nome dell’artista, che fungevano da guardaroba: sono tutte decorate con paesaggi e animale in stile esotico. Furono commissionate da Maria Teresa nel 1766.

La mia preferita nonché ultima stanza della visita è la Sala da Pranzo: enorme, con grandi lampadari e con una tavola imbandita da bellissime porcellane, argenterie, bicchieri di cristallo e maestosi centri tavola. Qui, la domenica, la famiglia si radunava per il consueto pranzo di famiglia, dove nessun membro poteva mancare. Francesco Giuseppe I era molto legato alla sua famiglia e molto dedito al lavoro. Gli addobbi e le argenterie cambiavano in base all’occasione.

Se volete farvi un’idea delle varie sale e cosa c’è al suo interno di meraviglioso, date un occhio al sito ufficiale. Purtroppo all’interno di tutti i palazzi, non è possibile fare foto.

La scuola di equitazione spagnola

La scuola di equitazione spagnola è tutt’ora molto famosa per essere l’unica che ancora pratica l’equitazione secondo il cliché rinascimentale e offre dei bellissimi spettacoli con I suoi cavalla lipizzani a suon di musica classica.

Il maneggio è in stile barocco, famoso anche per il “Carosello di Dame” organizzato da Maria Teresa per celebrare la ritirata di Francesi e Bavaresi dalla Boemia (si possono vedere due bellissime rappresentazioni dell’evento nella stanza del carosello nel Palazzo di Schönbrunn).

Il Pallazzo di Schönbrunn

Lo Schloss Schönbrunn, sito patrimonio dell’UNESCO, era la residenza estiva della famiglia reale e a mio avviso è il più bello dei palazzi imperiali da vedere a Vienna.

Costruito nel ‘700, questo palazzo in stile barocco è da visitare sia all’interno, dove si possono ancora ammirare gli arredi barocchi e rococò della famiglia reale, sia all’esterno, con i suoi grandi giardini tutti da scoprire.

Una volta varcato l’imponente cancello in ferro battuto, sembra di entrare in un favola. Questo palazzo, nasce come castello da caccia su volere di Giuseppe I, ma l’opera rimase incompiuta perché morì e questo divenne residenza della moglie, rimasta ormai vedova.

Più avanti, il padre di Maria Teresa lo donò a quest’ultima, che decise di farla diventare residenza di rappresentanza e palazzo estivo della corte degli Asburgo. Iniziarono così i lavori di restauro che ci permettono di vedere l’attuale palazzo.

Dopo la morte di Maria Teresa, la residenza rimase vuota e recuperò il suo splendore grazie a Francesco Giuseppe I, che nacque e crebbe qui. Quando poi divenne Re nel 1848, questa divenne la sua residenza preferita e vi rimase fino alla sua morte, avvenuta nel 1916.

Gli appartamenti e le sale di rappresentanza

La visita permette di scoprire moltissime sale del palazzo, una più bella dell’altra.

Se in molti altri palazzi è difficile poter vedere gli arredi originali, o comunque ci sono poche sale, qui le stanze sono come all’epoca: totalmente arredate e ricche di dettagli. Durante la visita, inoltre, viene raccontato ogni singolo particolare.

A dirvi tutto ora vi annoierei, ma se siete curiosi di avere un’anteprima dei dettagli di tutte le sale, potete consultare la sezione inerente alle visite sul sito del palazzo. Io mi limiterò ad un riassunto di quello che più mi ha colpito e come si svolge la visita.

Partendo dallo “Scalone Azzurro”, si possono visitare gli appartamenti di Francesco Giuseppe I ed Elisabetta; le sale di rappresentanza nella parte centrale del palazzo che all’esterno corrispondono alle bellissime scalinate; l’appartamento di Maria Teresa ed anche l’appartamento dei genitori di Francesco Giuseppe I.

Una volta superata la sala della guardia, la prima parte della visita è dedicata agli appartamenti di Francesco Giuseppe I. Particolarmente belle sono le sale delle udienze, lo studio del monarca e la sua camera da letto.

Successivamente, si accede agli appartamenti di Sisi, dove non si può non rimanere affascinati dalla sua sala da toeletta.

La sfarzosa Sala degli Specchi, che prende appunto il nome dai meravigliosi specchi di cristallo che la arredano, spicca in tutto il splendore tra le sale di rappresentanza. (Aggiungi qualche dettaglio, tipo cosa ci facevano)

Le mie sale preferite sono state La Grande Galleria e la Piccola Galleria, saloni magnifici dove non è difficile immaginarsi un ballo principesco. Oltre alla bellezza del salone stesso con i suoi ampi soffitti, queste enormi finestre e le decorazioni in oro, alzando lo sguardo si possono ammirare i meravigliosi affreschi. Per non parlare dei giganteschi lampadari, dove oggi ci sono delle lampadine a LED che simulano la luce delle candele, prima, invece, servivano più di 200 candele ciascuno.

Anche la Sala dei Cavalli, che fungeva da sala da pranzo è magnifica, soprattutto perché la tavola è addobbata come all’epoca, con le vere ceramiche e l’argenteria della famiglia reale e con enormi centri tavola tutti dorati, in prestito dal Museo delle Argenterie.

Con la Sala del Carosello, famosa per i due grandi dipinti che rappresentano il carosello tenutosi nelle scuderie imperiali, termina l’Imperial Tour e inizia la visita alle altre sale che fanno parte del pacchetto Grand Tour.

Da qui, si entra negli appartamenti di Maria Teresa. In questa parte, pazzesca è la Sala delle porcellane: è rivestita di pannelli di legno decorato da 213 gouache azzurre dipinti dai figli di Maria Teresa.

Mi sembra giusto anche parlare del Salone cinese azzurro, la sala del consiglio per l’Imperatore Francesco e Stefano I, caratteristico per le sue pareti in legno di noce scuro, tutte decorate a motivi floreali che ricordano molto lo stile orientale.

Infine, in questa parte del tour non si può non citare la stanza vieux-laque, una stanza trasformata in sala commemorativa da Maria Teresa alla morte di Francesco Stefano I. La stanza è ricoperta di pannelli laccati di nero incorniciati in boiserie in legno di noce dorati. Questi furono eseguiti dalle Manifatture imperiali di Pechino.

I giardini

I giardini di Palazzo Schönbrunn

Questi giardini sono davvero molto belli e soprattutto grandi, edificati secondo l’architettura barocca in voga al tempo, che prevedeva tutto collocato secondo uno schema ben preciso. Dal 1779 sono aperti al pubblico, quindi è sempre stato possibile poter girovagare al loro interno, tra i vari viali e le attrazioni.

Una volta superati i cancelli dell’ingresso principale e circumnavigato il palazzo passando alla parte sud del palazzo (praticamente l’altra parte rispetto all’ingresso per la visita), saltano subito all’occhio i lunghi archi di fiori. Se in primavera deve essere uno spettacolo pieno di fiori, anche l’autunno non scherza con i suoi bellissimi colori. Qui vedrete anche le grandi scalinate, che vi consiglio di salire per ammirare tutto il parco.

Poi, al centro del giardino, si apre questa piana con le sue aiuole perfettamente curate. Accanto, si apre una sfilza di statue e sculture che accompagnano sino ai piedi della collina, dove è collocata la Fontana di Nettuno. Sulla destra noterete l’ingresso di uno zoo, il più antico di tutto Europa. Voluto da Francesco Stefano I, marito di Maria Tersa, fu inaugurato nel 1752. Sinceramente non amo gli zoo, ma penso che possa essere molto carino per i piccini. Come il labirinto che c’è nel parco, dove un tempo passeggiava la famiglia reale. L’ingresso dovrebbe essere a pagamento.

La Gloriette

Dalla fontana di nettuno si aprono vari sentieri che portano in cima alla collina, dominata dalla meravigliosa Gloriette. Da qui la vista sul palazzo e sulla città è magnifica e se non vi basta si può salire anche sulla terrazza della Gloriette, godendo di una vista ancora più bella. All’interno c’è anche un cafè. L’idea di questa costruzione è quella di ricordare un grande arco di trionfo. Nell’800 venne anche usata come salone da pranzo.

Se si ha un po’ di tempo da perdere, girare per il parco è davvero molto bello e ci sono davvero tantissime cose da scoprire. Non mancherà di vedere fontane, statue e poi c’è anche il Museo delle Carrozze, la Serra delle Palme e il Giardino Botanico.

Alcune info utili

I Palazzi sono facilmente raggiungibili con la metro. Lo Schloss Schonbrunn, situato nel distretto 13 Hietzing, si trova sulla linea U4 (verde) e si scende all’omonima fermata. Invece, il Palazzo Hofburg e le altre principali attrazioni della Vienna imperiale, si trovano nel centro storico, distretto 1 Innere Stadt.

Per quanto riguarda invece l’acquisto dei biglietti d’ingresso, vi consiglio di acquistare il Sisi Ticket. Il costo è vantaggioso: con 29,9€ potete entrare sia al Palazzo Hofburg che Schönbrunn. Inoltre avrete accesso al Museo del Mobile. É possibile acquistare anche l’ingresso singolo, la somma di tutto sarà un pochino maggiore.

Oltre a cosa vedere potete valutare come vederlo: i vari palazzi sono divisi in zone, accessibili con differenti tipi di Tour.

Ho riportato tutti i dettagli sull’acquisto dei biglietti di ingresso e dei pacchetti disponibili nell’articolo dedicato a Vienna (a breve online).


Insomma, forse mi sono dilungata troppo nei dettagli, ma ho cercato con le parole di rendere l’idea delle cose fantastiche lasciate in eredità dagli Asburgo che si possono vedere a Vienna .

Spero di non avervi annoiato, ma anzi, di avervi incuriosito ancora di più. Se quindi siete in partenza per Vienna, buon viaggio e non dimenticate di dare un occhio alle tante cose da vedere nella neoclassica ma affascinante capitale austriaca:

Che ne dite di questi meravigliosi palazzi? Vi hanno colpito?


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