Uno dei prodotti più amati e conosciuti del Portogallo è il suo dolce e liquoroso vino, il Porto, dalle note molto simili a quelle del nostro Marsala.
Prodotto nel Nord del Portogallo, precisamente nella Valle del Douro a 100 Km circa dalla bellissima città di Porto, il particolare sapore di questo vino è dovuto soprattutto alla conformazione del terreno di origine vulcanica e dal vento che soffia dall’oceano.
Premetto che non sono un’enologa e tanto meno un sommelier, mi affido solo e semplicemente al mio gusto. Quindi, scusate se troverete delle imperfezioni in questo articolo. 🙂
Un po’ di storia…
La storia del vino Porto è molto antica. Pare che venisse prodotto già dal XVII secolo, quando questo vino, dopo varie aggiunte e rielaborazioni, raggiunse l’attuale gusto.
Le sue vicende si intrecciano con il cammino degli inglesi, presenti in quest’area per motivi commerciali. La necessità di trovare un nuovo tipo di vino deriva della rottura con Francia e Spagna, dai quali appunto dipendevano anche le esportazioni di questa bevanda. Dovetterò così trovare un vino alternativo e la scelta ricadde in questa zona, dove appunto veniva prodotto, anche se di scarsa qualità.
Il problema era però che il vino esportato arrivava a destinazione “da buttare”. Poi, si scoprì che grazie all’aggiunta del brandy in fase di fermentazione, il vino riusciva a conservarsi sino a destinazione.
Purtroppo però il suo sapore era comunque forte e aspro, sia per la tipologia dei vitigni stessi, sia per il clima “sbagliato” e troppo caldo. In più, siccome anche il suo colore non era invitante, spesso i produttori aggiungevano fiori di sambuco, così da rovinarne il sapore.
La perfezione si raggiunse quando scoprirono che far fermentare questo vino in botti a valle, ossia a Porto, era il miglior modo per ottenere un gusto morbido e fruttato, probabilmente per il clima più favorevole. Così, il vino iniziò ad essere trasportato nella cittadina di Porto con le Barcos Rabelos che appunto lo trasportavano dai vigneti. Così si arrivò ad ottenere l’attuale gusto inconfondile del Porto.
Un’altra curiosità su questo vino, fu che nel 1756, il Marchese di Pombal stabilì le norme e i luoghi per la produzione del Porto, facendolo diventare uno dei primi prodotti riconosciuti in modo ufficiale con denominazione di origine protetta.
Tipi di Porto
Esistono differenti varietà di vino porto, esattamente come i nostri vini hanno differenti colori, gradazioni, sapori. Ecco i principali tipi:
- Ruby: è il Porto per eccellenza, dal colore rosso rubino e dal sapore fruttato che ricorda un po’ i frutti di bosco. Invecchia in enormi botti per poi essere subito imbottigliato.
- Tawny: molto simile al Ruby, questo vino ha un processo di invecchiamento più lungo rispetto a quest’ultimo. Difatti, una volta terminato il periodo di invecchiamento in botti molto grandi per 2/3 anni, passa a botti di legno molto più piccole dove, grazie al legno, il vino respira di più. Come riconoscerlo? Dal colore più ambrato e dal sapore più tostato. Per i Tawny molto vecchi, il colore è quasi marrone.
- Bianco: prodotto con uve dal colore chiaro, anche questo vino invecchia in botti in legno di quercia di grandissime dimensioni. Tra tutti forse è il più dolce anche se si può trovare nelle varianti secco, semi-secco e dolce. Il colore è giallastro e più il vino è invecchiato, più il colore tende al marroncino chiaro.
- Rosé: si produce solo da pochi anni (2008), questo vino ha un colore rosato e un sapore più leggero rispetto al Ruby.

Esistono poi altri tipi di Porto più “speciali”, come il Porto Riserva, il Porto LBV, i Tawnies invecchiati, il Porto Colheita e il Porto vintage.
Per essere un vino, la sua gradazione è considereta alta, si aggira intorno ai 19/20 gradi. Per questo motivo e per il suo sapore liquoroso, non è generalmente degustato a tavola se non con formaggi dal sapore intenso e forte. In generale, viene molto apprezzato con il dessert oppure dopo cena.
Come esaltare al massimo il suo gusto? Pare che il cioccolato sia uno dei migliori accostamenti a questo vino, perché sa esaltare al meglio il suo sapore.
Dove degustare il vino Porto
Se avete deciso di visitare Porto, non potete non fare un giro tra le cantine del quartiere Vila Nova de Gaia. Qui, ci sono i maggiori produttori di vino Porto. Soprattutto di sera, dando uno sguardo dalla Ribeira, sarà semplice distinguere i nomi ti tutti i produttori che brillano sulla collina, potendo così contraddistinguere una cantina dall’altra. Raggiungerlo è molto semplice, vi basterà attraversare il Ponte Dom Luís I.
Altrimenti, potete organizzare una visita della Valle del Douro, dove sarà semplice potersi fermare in una Quintas e degustare il vino godendosi la bellezza del luogo.
Le cantine di Vila Nova de Gaia
Varie sono le cantine che si possono visitare e nelle quali si può assaggiare questo vino; sono una vera e propria attrattiva della città. Tutte sono molto antiche e una delle peculiarità che le contraddistingue e differenzia le une dalle altre sono anche gli scenografici stemmi.
Attraversato il ponte Dom Luís I, una delle prime cantine che si incontra è Calèm, uno dei principali produttori, ma soprattutto, esportatori di Porto del Portogallo. Sempre lungo il fiume è collocata la cantina Espaço Porto Cruz, recentemente ristrutturata. L’edificio che la ospita è davvero molto bello, e di sera si illumina di bellisime luci. Le cantine di Ramos Pinto raccontano, infine, 130 anni di storia.
Nel 1751 invece, viene fondata Ferreira dall’omonima famiglia, in cui spicca la figura dalla Signora Ferreira, famosa per il suo coraggio e carisma e la capacità di contrastare il dominio degli uomini in questo commercio. Dello stesso gruppo proprietario di Ferreira, fa parte anche il brand Offley, Sandeman e altri minori. Mentre la prima viene fondata da William Offley, un commerciante di vino londinese, la seconda nasce nel 1790 e, con oltre due secoli di storia, è uno dei produttori più apprezzati.
Oltre a Offley e Sandeman, altri produttori di origine inglese sono: Taylor’s e Graham’s.
Tutte offrono visite interressanti e curiose sulla produzione, conservazione ed esportazione del Porto. Troverete attività interattive in alcune, musei in altre e una buona degustrazione in tutte.
Con l’obiettivo di farci una visita, mettete in conto che potrebbero essere affollate, specialente dai turisti; per questo motivo, per alcuni di esse, c’è la possibilità di prenotare il tour e/o acquistare i biglietti online.
Infine, il costo della visita dipende dal pacchetto scelto, ma si aggira intorno ai 10/12€. Difficilmente troverete la possibilità di una visita in italiano, generalmente si tengono in inglese, spagnolo, portoghese e francese.
La visita e la nostra esperienza
Difficile scegliere quale cantina visitare: tenete presente che sono tutte bellissime e piene di storia, con all’interno un’atmosfera molto suggestiva con luce soffusa ed enormi botti di legno vecchie una vita. In tutte, si termina il tour con una degustazione dei vini della casa: in alcuni casi in cantina, in altri in bellissime terrazze che affacciano sul Douro e sulla città di Porto.
Visto il tempo a disposizione per vedere Porto, abbiamo scelto una delle cantine più antiche e famose: Calém.
Una volta acquistato il biglietto, senza intoppi ne coda, ci hanno fatto accomodare in una “sala d’attesa” in stile museo. Qui, in attesa di iniziare la visita vera e propria, abbiamo scoperto un po’ di curiosità sul Porto facendo anche qualche esperienza sensoriale: esempio si possono annusare dei frutti e delle spezie ed indovinare di cosa si tratta, oppure si gioca molto sui colori che assumono i vari tipi di Porto e tanto altro ancora.
Durante la visita, la guida ci ha accompagnato a vedere le enormi botti dove riposa il vino, ci ha spiegato il differente processo per creare i vari tipi di Porto e come arriva dalla Valle sino alla città.

In conclusione del tour, si fa una degustazione dei vari principali tipi di Porto: il Ruby, il Tawny e il Bianco.
Ovviamente, se poi volete portare a casa un souvenir, in ogni cantina c’è un’enoteca dove poter acquistare qualche bottiglia. In alternativa, ve lo spediranno direttamente a casa e se vi piace molto, tutte mettono a disposizione uno store online dove poterlo acquistare.
La nostra esperienza qui è stata davvero molto positiva: sia io che il mio compagno di viaggio siamo stati molto contenti della scelta.
Sappiate che sono molto lusingati quando un italiano si ferma a degustare del Porto nelle loro cantine: la nostra cultura vinicola ci precede.
In gita nella valle del Douro
La Valle del Douro è talmente unica nel suo genere, che è stata registrata nella lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità.
La tradizione vinicola lunga secoli, i terrazzamenti di vigneti, gli spettacolari pendii affacciati sul fiume rendono quest’area singolare, tanto da esserci tour organizzati per andare a scoprirla.
Noi non abbiamo avuto modo di addentrarci nell’entroterra e vedere la valle, ma molti tour partivano anche in barca direttamente da Porto. Anche in pullman o auto è tranquillamente raggiungibile.
Il sito dedicato al turismo di porto e al suo inimitabile vino dà un sacco di consigli su cosa vedere e cosa fare a Porto e in generale nel nord del Portogallo. Soprattutto, alla scoperta di questo vino. Qui trovate anche tante curiosità e idee.
Oltre alle cantine, c’è molto altro da scoprire nella città di Porto. Nell’articolo Alla scoperta di oPorto potete leggere tutte le cose da non perdere in questa bellissima città del Portogallo.